Scontri in piazza a Kiev tra polizia e nazionalisti. Estremisti organizzati hanno sparato e lanciato ordigni
A Kiev torna la piazza, la ‘maidan’, tornano i nazionalisti e le squadre neonaziste che ora sparano contro la polizia della nuova Ucraina. Un agente morto e un centinaio feriti davanti al parlamento che stava approvando gli emendamenti su una maggiore autonomia ai territori orientali russofoni
di Ennio Remondino
Alta tensione in Ucraina, dopo che i deputati nazionali hanno approvato in prima lettura una riforma costituzionale che conferisce una maggiore autonomia ai territori orientali russofoni in mano ai ribelli. Una parte degli accordi di cessate il fuoco di Minsk e un percorso verso un vero cessate il fuoco. Ma il piazza, nella ‘maidan’, gli estremisti nazionalisti tornano e sparare. Durante gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine davanti al Parlamento è rimasto ucciso un poliziotto mentre un centinaio di loro sono rimasti feriti da un’esplosione.
Lo riferisce il capo della polizia della capitale. Una trentina di manifestanti sono stati fermati, e il presunto responsabile del lancio di una bomba è stato arrestato, ha reso noto il ministro dell’interno. Secondo testimoni diverse persone sanguinanti giacciono a terra di fronte al Parlamento. Molti dei dimostranti, appartenenti al partito di estrema destra Svoboda, sono armati di mazze di legno e gas lacrimogeni. I militari della Guardia Nazionale colpiti sono volontari che hanno fatto parte delle milizie di autodifesa di Maidan nel febbraio 2014.
Quattro volontari della Guardia Nazionale sarebbero in gravi condizioni. Il membro della Guardia nazionale ucraino rimasto ucciso, Igor Debrin, 24 anni, è morto per una scheggia che l’ha ferito mortalmente al cuore. Anche dei giornalisti sono rimasti feriti dall’esplosione e un cameraman seriamente ferito a una gamba. Tensioni in tutta la capuitale e forti imbarazzi politici. Domani, giorno di inizio delle scuole, dovrebbe entrare un vigore un nuovo cessate il fuoco tra l’esercito ucraino ed i ribelli separatisti filorussi dopo settimane di incidenti.
31 agosto 2015