Lutto per l’Anpi. Tino Casali ci ha lasciato.
“Abbiamo appreso, con profondo dolore e commozione, della scomparsa di Tino Casali, partigiano, figura centrale nella vita dell’ANPI e dell’antifascismo italiano”.
Inizia così il testo di cordoglio della Presidenza e della segreteria nazionale dell’Anpi.
“Nato a Milano il 25 aprile 1920, dopo l’8 settembre 1943, col nome August Colombanì, si batte con il maquis – il movimento di Resistenza e liberazione nazionale francese – nel Vaar-Collebrieres. Rientrato in Italia all’inizio del 1944,”Tino” (che sarà il suo nome di battaglia per tutta la Guerra di Liberazione), partecipa all’organizzazione dei GAP nel capoluogo lombardo. Nella primavera del 1944 si sposta nell’Oltrepò pavese. Prima comandante del Battaglione “Cosenz”, poi commissario della Brigata “Casotti”, “Tino” alla vigilia dell’insurrezione è il commissario della Divisione d’assalto “Antonio Gramsci”. Questa formazione di montagna sarà una delle protagoniste della Liberazione di Milano. Tino Casali è tra i fondatori, con Arrigo Boldrini e altri, dell’ANPI. Ne presiederà prima il Comitato Provinciale, per oltre mezzo secolo, e poi il Comitato nazionale dal 2006 al 2009. Figura di spicco della Milano democratica, ha rappresentato un saldo timone degli ideali e dei principi della Resistenza promuovendoli e presidiandoli in ogni sede, con la generosità, la forza di volontà e l’intelligenza politica che lo hanno sempre contraddistinto. Perdiamo con Tino, l’ennesimo e prezioso testimone di una decisiva stagione di libertà e fecondo amor di patria. Terremo alto il suo esempio e la sua lezione di vita e futuro: coerenza, responsabilità, passione civile. L’ANPI nazionale è vicina alla moglie Isa e agli amici e ai compagni che per tanti anni hanno condiviso con lui idee e battaglie”.
29 Ottobre 2015