di Danilo Tosarelli
Che vi sia la necessità di creare in Italia una sinistra alternativa al PD è cosa certa.
Che l’impresa non sia semplice è altrettanto vero.
Dopodiché, fare ogni sforzo utile per realizzare questo progetto è doveroso.
Siamo davvero in tanti ad augurarci che una sinistra nuova e di buona volontà possa nascere.
Senza falsi dogmatismi, pragmatica, ma anche con grandi aspirazioni di riscatto.
Il nostro popolo ha più che mai bisogno di tornare a sperare che qualcosa possa cambiare.
La cappa creata da Renzi e dai suoi accoliti è davvero soffocante.
Tanta demagogia, tanta teatralità, ma nei fatti una disperazione che coinvolge sempre più soggetti.
Tanti sacrifici a senso unico ed in cambio tagli a sanità e scuola pubblica, assistenza, pensioni.
Sempre meno fondi per il welfare, sempre più soldi per il privato.
Ed il lavoro?
Tanta precarietà in cambio di stipendi sempre più esigui.
L’alternativa è la disoccupazione.
E per chi ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, sempre meno diritti e forse, il rinnovo del contratto.
Il rinnovo contrattuale per i dipendenti pubblici, imposto dalla Corte Costituzionale, grida vendetta.
E’ scaduto da 6 anni, ciononostante il governo Renzi nicchia e rimanda.
Ma se sarà, Renzi ha già deciso che concederà circa 8 euro lordi in più al mese.
Questo è lo stanziamento previsto dalla Legge di Stabilità, in via di approvazione.
Se questo sarà nei fatti Il Partito della Nazione che ha in mente Renzi, serve una boccata di ossigeno per non esalare.
Il capitolo Sala a Milano è indicativo.
Sala, prima ancora di dare la sua disponibilità, ha verificato il possibile sostegno di Maurizio Lupi e Formigoni.
Tutto ciò significa un’alleanza strategica con Comunione e Liberazione e la Compagnia delle Opere.
Un insieme di lobby che sono in grado di condizionare e veicolare consenso e scelte politiche.
Renzi sperimenterà il suo Partito della Nazione proprio a Milano.
Milano sarà il laboratorio e Sala il prototipo che funge da esempio.
Renzi finalmente potrà realizzare il grande sogno di far rinascere una nuova Democrazia Cristiana. Come saprete, anche Casini è tornato in campo ed ha già dato il suo sostegno a Renzi.
Detto ciò, qualcuno fra noi ancora nutre dubbi sulle aspirazioni di questo PD?
Io credo sia questione vitale ricreare una nuova sinistra in questo Paese.
Occorre piena consapevolezza.
O rinasce una vera sinistra o siamo destinati ad un futuro senza speranze.
Impresa difficile ma possibile.
Mettendo in campo tanta buona volontà e con un bagno di umiltà che ridimensioni le tante “primedonne” della politica.
Non so ancora cosa vorrà essere questa proposta unificante di SINISTRA ITALIANA o come diavolo si chiamerà.
I contorni vanno ancora ben definiti, ma sono poi i contenuti che potranno o no qualificarla.
Sarà bene stare con i piedi per terra, prima di farsi pie illusioni.
Per ora rimane ancora una bella speranza che attende conferme.
Ammetto, che io per primo sono da convincere.
Io vengo dalla storia di Rifondazione Comunista ed ho la schiena piena di cicatrici per le tante sconfitte e delusioni patite.
Ecco perché non sono più disposto a dare fiducia ad una proposta che non vada nel senso giusto.
E come me, tantissimi compagni.
Detto ciò, va messo in conto che tutto ciò sarà possibile, solo se ognuno di noi sarà disponibile ad accettare mediazioni.
Ecco che qualcuno già inizierà a storcere il naso…
Vogliamo illuderci che non sarà così?
Esistono scorciatoie più efficaci per contrastare il delirio di onnipotenza di Renzi?
Anche qui, per favore, occorre grande realismo.
La sinistra è sempre stata molto brava nel dividersi. I risultati disastrosi sono evidenti.
Oggi la grande scommessa sta nel saper privilegiare ciò che unisce da ciò che divide.
E credetemi, sono molte le questioni che già consentono unità d’intenti…
E’ il momento di riunire quell’arcipelago di partitini che a sinistra, da soli, possono solo fare testimonianza.
Senza questa consapevolezza non si costruisce nulla di nuovo.
E arrivo a dire, che gravi sarebbero le responsabilità di chi ostacolasse questo processo di aggregazione.
Si può legittimamente dissentire, ma ritengo colpevole un eventuale boicottaggio.
La posta in gioco, vivere o morire, merita davvero le nostre migliori energie.
Abbiamo consapevolezza della posta in gioco e quanto è drammatica la situazione attuale?
Cos’altro c’è in campo?
Per favore non ditemi il Movimento 5 stelle, perché non la ritengo un’alternativa credibile.
Per me esiste ancora una ideologia di riferimento e detesto chi per apparire nuovo, si dichiara ogni volta, ” nè di destra, nè di sinistra”.
Oggi i grillini sono un grande movimento di protesta e domani?
Non posso dimenticare le considerazioni di Grillo su dipendenti pubblici e pensionati.
Li considera un peso insostenibile per il Paese.
Ma non posso dimenticare neanche le sue infelici battute sugli immigrati.
Ma voglio aggiungere, anche, le sue recentissime dichiarazioni durante un tour:
“voglio uno stato con le palle, che elimini i sindacati che sono una struttura vecchia come i partiti” …
“Non c’è più bisogno dei sindacati. Le aziende devono essere di chi lavora.”
Lasciatemi dire che certe affermazioni mi gelano il sangue.
E lasciatemi affermare che le trovo pericolose, ma anche demenziali.
Ho sempre pensato che far politica sia una questione tremendamente seria.
L’approssimazione e le contraddizioni presenti fra i grillini, non me li fa ritenere interlocutori credibili.
Può essere un’alternativa l’astensione?
E’ un voto di protesta che merita rispetto, ma non risolve nulla.
Oggi abbiamo in Italia circa il 40% di cittadini che non votano più.
Un segnale forte, che interroga la politica, ma che il giorno dopo torna ad essere pura statistica.
In che modo si può incidere non votando?
In nessun modo, a livello nazionale, perché decide chi un voto lo esprime.
Comprendo l’astensione, ma risulta, purtroppo, una scelta improduttiva.
La soluzione all’astensionismo passa dal creare una proposta politica convincente.
Potrà esserlo, SINISTRA ITALIANA o come diavolo la si vorrà chiamare?
Io so solo, che il nostro popolo ha bisogno di rappresentanza e di tutele che oggi sempre più vengono a mancare.
Il nostro popolo, questo ci chiede.
Non sarà facile, ma ormai è questione vitale.
Questo Paese ha bisogno di sinistra e Renzi non lo è mai stato.
Sapremo dimostrare quella consapevolezza e quello spirito di servizio che il nostro Popolo reclama da tempo?
Riprovarci è doveroso.