Foto: Ibrahim al-Badri, alias Abu Du’a, alias Abu Bakr al-Baghdadi, alias Califfo Ibrahim
di MOWA
Siamo tutti ancora sotto choc per quanto accaduto in queste ultime ore a Parigi e già dobbiamo rimettere al braccio la fascia del lutto per quanto stanno facendo gli aerei francesi, comandati dai loro governanti, nella città di Raqqa in Siria.
La motivazione del bombardamento, dicono i giornali, è che la Francia (ma sarebbe preferibile e più onesto fare la giusta distinzione tra il popolo e i suoi governanti) “ha reagito agli attacchi di Parigi colpendo al cuore l’Isis e bombardando massicciamente Raqqa, in Siria, da dove era partito l’ordine del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi di attaccare Parigi e dove si sono addestrati gli attentatori che hanno sconvolto l’Europa. Francois Hollande aveva annunciato che la vendetta della Francia sarebbe stata «spietata». E ha mantenuto la promessa.”
Allora, per comprendere meglio chi sia questo autoproclamatosi Califfo Abu Bakr al-Baghdadi, ci siamo presi la briga di andare in internet a cercare informazioni (benedetta internet che in queste ore i poteri forti vogliono “limitare”) scoprendo cose veramente interessanti e, forse, dimenticate dai più.
Partiamo dalla notizia più inquietante e che potrebbe far presagire i giochi di sottobosco della desiderata guerra voluta dai massocapitalisti.
La prima osservazione, stante al libro scritto dal gran maestro del Grande Oriente Democratico, Gioele Magaldi, Massoni – società a responsabilità illimitata – La scoperta delle Ur-Lodges (chiarelettere, 2014), è quella dell’appartenenza alle medesime logge, di tutti gli attori protagonisti della politica di questi ultimi anni e che hanno “contribuito”, in varie forme, all’escalation dell’ingresso dei vari Stati alla dichiarata (al momento che si scrive non, ancora, ufficiale) guerra mondiale.
Alcuni nomi per rinfrescare la memoria:
Angela Merkel (Golden Eurasia, Parsifal, Valhalla) cancelliera della Germania,
Barack Obama (Maat) presidente degli Stati Uniti d’America,
Vladimir Putin (Golden Eurasia) presidente della Federazione Russa,
Christine Lagarde (Three Eyes, Pan-Europa), presidente del Fondo monetario internazionale,
Francois Hollande (Fraternité Verte, Ferdinand Lassalle) presidente della Repubblica francese,
Giorgio Napolitano ex presidente della Repubblica italiana (Three Eyes),
Zbigniew Brzezinski (Three Eyes, Maat, Lux ad Orientem) consigliere per la sicurezza nazionale durante la presidenza di Jimmy Carter, dal 1977 al 1981,
Mario Draghi (Edmund Burke, Pan-Europa, Compass Star-Rose, Three Eyes, Der King) Presidente della Banca centrale europea,
George Herbert Walker Bush (Edmund Burke, Leviathan, Three Eyes, White Eagle, Hathor Pentalpha) 41º Presidente degli Stati Uniti d’America e 11º direttore della CIA,
George Walker Bush (Hathor Pentalpha) 43º presidente degli Stati Uniti d’America,
Abu Bakr al-Baghdadi (Hathor Pentalpha) capo dell’Isis e califfo dell’autoproclamato Stato islamico,
Henry Kissinger (Compass Star-Rose, Three Eyess) consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford tra il 1969 e il 1977.
Se fate caso tra i nomi compare anche quello di colui per cui i francesi di Hollande sarebbero andati a bombardare Raqqa in Siria: Abu Bakr al-Baghdadi.
Tempo fa, costui, veniva identificato come protagonista di inammissibili incontri e di
“ricevere [e incontrarsi con] il senatore McCain”… Inoltre “Ibrahim al-Badri – con il nome di battaglia di Abu Bakr al-Baghdadi – aveva creato lo Stato Islamico in Iraq e nel Levante (EIIL) – continuando pur sempre a far parte dello stato maggiore dell’assai “moderato” Esercito siriano libero. Fu lui a rivendicare l’attacco alle prigioni di Taj e di Abu Ghraib in Iraq, dalle quali fece evadere tra i 500 ei 1.000 jihadisti che poi si unirono alla sua organizzazione…”
Fu, anche, lo stesso che ebbe modo di incontrare il “primo uomo politico contro cui il Consiglio di sicurezza [avrebbe dovuto –ndr] …prendere provvedimenti il senatore statunitense John McCain che, su incarico dell’amministrazione Obama, [in quanto –ndr] ha incontrato in Siria nel maggio 2013 il capo dell’Isis, Ibrahim al-Badri, oggi noto col nome di battaglia di Abu Bakr al-Baghdadi (v. foto sul manifesto del 9 settembre 2014).”
Ma nella lista compaiono anche i nomi dello stesso Hollande, di Obama e, persino, di Putin… che non hanno mai, stranamente, smentito le gravi affermazioni del massone Magaldi.
Allora quanto è stato programmato e pianificato, forse, si fa più chiaro. Si è voluto indurre le persone, più che a ragionare sul perché ciò serva al “setoso” mondo dei ricchi, a pigiare sull’acceleratore in una diatriba da stadio tra favorevoli e contrari all’intervento militare facendo sfumare nel sottofondo le vere cause della contingenza economico-politica. Più o meno la stessa cosa che fecero per la guerra d’indipendenza nordamericana condotta, sui due fronti, da ufficiali massoni…creando, di fatto artificiosamente, le condizioni per ambo le parti.
Si è voluta, quindi, creare instabilità economico-politica tanto da indurre gli Stati a cadere preda della disperazione dovuta ai disagi sociali annessi a ciò, sul lavoro, sulla sanità, sull’educazione scolastica, sino ad arrivare a spostare masse di disperati da uno Stato all’altro in cerca di pace e tranquillità… per, poi, presentare il conto della “soluzione” con cambiamenti di Costituzioni (anche secolari) che vengono trasformate da garantiste, e figlie di un periodo di rosea emancipazione umana, a tristi e grigie parodie di autoritarismi e limitazioni di democrazia. L’aiuto alla messinscena viene portato da molti giornalisti “in divisa ed elmetto”, sostenitori della correttezza dell’intervento militare (e che si dovrebbero vergognare per quello che dicono), che inducono i lettori a banali interpretazioni di quanto accade intorno (con irrazionali e contradditorie spiegazioni).
Se questi giornalisti (per poter essere veramente liberi intellettualmente) si fossero presi la briga di spaziare tra le carte (che avrebbero già dovuto spulciare) facendo ragionamenti di connessione tra gli accadimenti nel mondo e le posizioni di alcune figure pubbliche (e in quali circoli riservati costoro si ritrovino) forse avrebbero e avremmo un quadro più chiaro.
Non solo!
Avrebbero salvato, come si dice, capra e cavoli, e l’opinione pubblica sarebbe più responsabile e incentivata a parlare con cognizione di causa e meno di pancia e, dall’altra, avrebbero salvato la faccia della professione… Cose di non poco conto!