Forza Nuova a Genova vorrebbe organizzare un raduno internazionale di estrema destra tra fine febbraio e primi di marzo: un annuncio che nel capoluogo ligure, medaglia d’oro per la Resistenza, è stato accolto con indignazione e rabbia.
Un no deciso lo hanno subito detto gli esponenti del Pd, della Rete a sinistra e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Da parte sua, Massimo Bisca, presidente provinciale dell’Anpi di Genova, ha definito semplicemente “inammissibile” un raduno che “offende la storia democratica della nostra città, i suoi sentimenti antifascisti e le sue radici”.
Sulla manifestazione organizzata da Forza Nuova che dovrebbe vedere la presenza di esponenti che vanno dai greci di Alba Dorata, ai fuorusciti del Front Nazional di Le Pen ed altri vari nazionalisti – ha sottolineato Bisca – “credo sia necessaria una mobilitazione unitaria, cittadini, associazioni, organizzazioni sindacali e di tutte forze democratiche che si riconoscono nei valori di democrazia e libertà espressi dalla Resistenza e contenuti nella Carta fondamentale della Repubblica”.
Ma contemporaneamente l’Anpi sollecita “con forza le autorità competenti ad intervenire, ricordando a tutti che la nostra Costituzione è profondamente antifascista e che ci sono leggi (la “Scelba” e la “Mancino”) che sanzionano iniziative e atteggiamenti di netto stampo fascista, leggi che vanno rigorosamente applicate e rispettate”.