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Alcuni analisti e funzionari degli Stati Uniti creano e sfruttano l’immagine della Russia come nemico per conservare il proprio posto o prestigio, ritiene l’ex funzionario della CIA Philip Giraldi.
La maggior parte dei funzionari di Washington non capisce l’utilità della cooperazione russo-americana, scrive l’ex agente della CIA ed attuale direttore dell’organizzazione non governativa “Council for the National Interest” Philip Giraldi in un articolo per “The American Conservative”.
L’esperto, recatosi di recente a Mosca per la prima volta, si è trovato di fronte al fatto che i russi comuni insieme con i giornalisti gli facevano la stessa domanda: perché gli Stati Uniti odiano tanto la Russia e perché i media americani non possono dire nulla di buono su di essa?. Giraldi ha ammesso che alla fine non è riuscito a dare una risposta chiara, anche se ha cercato di motivarlo con la situazione politica in Russia.
Parlando dell’attuale clima ostile e negativo contro la Russia, Giraldi ammette che nei media americani, nelle istituzioni governative e in molti centri di analisi c’è un numero considerevole di esperti che da sempre considerano la Russia come un nemico.
“Inoltre ci sono molti altri analisti e funzionari che hanno bisogno dell’immagine della Russia come nemico per mantenere il loro posto di lavoro ben retribuito nel governo o in altre agenzie, che generale dipendono dai fondi delle lobby del complesso militare-industriale e del Congresso,” — afferma l’analista, aggiungendo che sempre e ovunque ci saranno patrioti militanti russofobi come i senatori John McCain e Lindsey Graham.
“La Russia è risultata essere un partner molto utile in Siria, dove ha condotto i negoziati e alla fine è riuscita ad ottenere la distruzione delle armi chimiche del regime siriano nei primi mesi del 2014. Ora è una delle forze trainanti per intavolare negoziati per trovare una soluzione politica definitiva al conflitto. E’ sempre stata un alleato affidabile nella lotta contro il terrorismo, riconoscendo la sua vulnerabilità di fronte al Daesh (ISIS) ed altri gruppi islamici radicali,” — scrive Giraldi.
Il commentatore sottolinea che Washington dovrebbe essere interessata ad instaurare una cooperazione con la Russia, fatto che rientra tra i principali interessi degli Stati Uniti.
“Nel corso dell’anno Putin ha pubblicamente dichiarato che il suo Paese è disposto a collaborare con gli Stati Uniti. Si tratta di un’offerta che coloro che hanno veramente a cuore le sorti degli Stati Uniti e del popolo americano non possono affatto ignorare,” — ha aggiunto Giraldi.