Foto: Papura Vadim 17 anni assassinato dai fascisti ucraini
Dal Comitato contro la guerra di Milano e dal Comitato catanese di solidarietà con l’Ucraina Antifascista ci arriva questo appello.
Il 17 dicembre il parlamento ucraino ha messo fuori legge il Partito Comunista, togliendo voce alla più grande e organizzata forma di dissenso nel paese. Tutto questo è accaduto nel silenzio generale dei media europei e con la complicità dell’Unione Europea che è stata, fin dagli albori del golpe di Kiev, uno dei maggiori sponsor del nuovo governo ucraino al cui interno sono presenti almeno tre ministri neonazisti che si richiamano apertamente a posizioni antisemite. Non bastasse questo, l’Unione Europea ha firmato un Trattato di Amicizia con il governo ucraino e si è impegnata a finanziarlo per alcuni miliardi di Euro.
Mentre in Ucraina è in corso una persecuzione contro coloro che si sono opposti al colpo di Stato di due anni fa, in Europa occidentale si tenta, richiamando l’allarme terrorismo, di restringere l’agibilità politica e le libertà individuali di cittadini dei vari paesi europei. Per raggiungere tale obiettivo il Presidente francese Hollande ha dichiarato di voler modificare perfino la stessa Costituzione francese.
Noi cittadini sinceramente democratici siamo molto preoccupati per ciò che sta accadendo in Europa. Le decisioni dei nostri governanti ci ricordano da vicino quanto accaduto durante i nefasti anni ’20 e ’30 del secolo scorso, quando le libertà venivano soffocate dai regimi fascisti. Nella Giornata della Memoria possiamo ben dire che in Europa il vento della smemoratezza soffia impetuoso.
Il 24 dicembre i più importanti comitati, strutture politiche e organizzazioni militanti comuniste hanno sottoscritto un appello di solidarietà alle vittime delle violazioni dei diritti umani in Ucraina e ai compagni perseguitati dal regime fascista di Kiev. Invitiamo questi soggetti a mobilitarsi per la giornata della Memoria nelle diverse città d’Italia, contro il fascismo di ieri e di oggi, in Ucraina e in tutta l’Europa. Noi non dimentichiamo i crimini del fascismo e non dimentichiamo che il 27 gennaio è il giorno simbolo della vittoria della libertà e della democrazia sulla barbarie nazifascista, giorno in cui l’Armata Rossa liberò i prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz. La lotta di ieri è la stessa di oggi, la lotta perché venga restituita la libertà ai compagni ucraini: la loro libertà è anche la nostra.
Senza memoria non c’è futuro, noi ricordiamo!
10 gennaio 2016