Foto: Pierfrancesco Majorino, Francesca Balzani e Giuseppe Sala con pettorina dei City Angels il cui presidente è “stato nominato socio onorario di due Rotary Club, il Milano Porta Venezia e il Trezzano San Carlo“. Organizzazione (il Rotary) che Gramsci riconduceva alla massoneria americana.
Prima di inserire il post di Danilo Tosarelli bisogna ricordare alcuni episodi per non cadere nell’ingenuità cronica (difetto congenito degli ultimi 30/40 anni, della “sinistra” milanese – poi estesosi – e, forse, dovuto a qualche elemento inquinante dell’aria), che hanno portato molti “compagni/e” a cadere nella depressione politica per non aver compreso chi sostiene chi e perché.
Rimanderei ad appositi link per chiarire (qualora ve ne fosse il caso) su come l’excursus politico della “sinistra” metropolitana abbia ingenerato mostri politici, partendo da Dens dŏlens 195 – L’imbroglio delle primarie dove viene spiegato l’inganno della “rappresentatività” di questo tipo.
Suggerirei, poi, di inoltrarsi sulle coperture politiche con quest’altro MILANO / SI SCRIVE SALA, SI LEGGE TRONCHETTI – MORATTI che identifica con precisione millimetrica chi compare “dietro le quinte“.
Si insiste, quindi, sull’ingerenza dei sostenitori con Dens dŏlens 16 – Giuliano Pisapia sostenuto da Comunione e Liberazione? Vita ingrata…che si aggiunge al precedente post sulle manovre dietro le quinte.
Infine, su quali furono e sono i soggetti che incentivano, alimentano e sostengono certe pratiche politiche che sono ben lontane dalla trasparenza e dai bisogni degli oppressi Dens dŏlens 17 – Pisapia, Pisapia tutti i voti porti via… dove vengono evidenziate le collocazioni dei vari Bassetti (come esponente del partito non eletto da nessuno: la massoborghesia), visto che proviene da una delle peggiori strutture planetarie per affamare i proletari e visceralmente anticomunista strutturale come la Trilateral.
Se volete ulteriori chiarimenti su come il fenomeno inquinante (questa volta non dell’aria ma politico), sia partito da molto lontano andate a leggere DALLA PADELLA ALLA BRACE QUESTA E’ LA POLITICA DI LUCIANA CASTELLINA.
Sarebbe, anche, bene che si ricomincino a studiare i fenomeni sociali, con la cartina al tornasole, del gramscismo per non incorrere (o rincorrere) pratiche nocive ai comunisti, partendo dal selezionare i propri riferimenti o referenti politici…
MOWA
Giuseppe Sala, EXPO, Milano
di DANILO TOSARELLI – MILANO
Riflessioni a voce alta.
Scevri dagli abbagli che la politica ci sta proponendo in questi giorni.
Milano ed il suo futuro riguarda tutti noi.
Io i cibi indigesti… non li mangio.
Quelle che si svolgeranno il 6 e 7 febbraio a Milano, non sono le primarie del centro sinistra. Sono le primarie del PD. Inutile nascondere l’evidenza.
Oggi il PD è Renzi. E le scelte del governo Renzi sono sotto gli occhi di tutti.
All’interno non esiste alcuna possibilità di cambiare questo corso.
Se lo mettano bene in testa chi ancora crede in questo partito.
Lo devo dire io a Maiorino o alla Balzani? Che non l’abbiano ancora capito….mi appare davvero strano.
Perchè continuare ad illudere i cittadini milanesi e non solo loro? Ma lo dico anche a quei compagni di SEL che hanno dubbi sul che fare. Se il PD è ormai creatura esclusiva di Renzi e persegue certi interessi, l’alternativa deve essere altro.
Lo hanno capito i vari Fassina, Civati, Cofferati, che seppur spaesati, hanno contribuito con la loro uscita dal PD a fare chiarezza.
A sinistra è difficile costruire un’alternativa a Renzi? Non c’è dubbio.
Le difficoltà sono enormi. E’ innegabile. Ma è altrettanto vero, che chi non condivide il progetto del futuro Partito della Nazione, non può più stare lì.
Restare ancora nel PD significa rendersi complici di questa commistione che eleggerà Giuseppe Sala Sindaco di Milano.
Sala ha già in tasca l’appoggio di Comunione e Liberazione e della potente Compagnia delle Opere.
Lo si capisce dalle sue dichiarazioni di apertura verso questi settori. Sono molti coloro che non ci vogliono credere. Sbagliano alla grande.
Io sostengo che l’accordo è stato siglato prima che Sala decidesse di scendere in campo. E non credo di esagerare se dico che può aver avuto un ruolo importante nella scelta di accettare la candidatura.
Formigoni, in una intervista rilasciata alla Stampa il 10 novembre 2015, dichiarò testualmente: “Giuseppe Sala fu scelto dalla Moratti. Anzi da Bruno Ermolli.
Ed io, come Governatore della Lombardia, ne avallai la nomina di Amministratore delegato di EXPO. Il suo nome non può che destare sentimenti positivi in noi.”
Gli fa eco Massimo Ferlini, ex PCI, che oggi è il vicepresidente nazionale della Compagnia delle Opere.
La Compagnia delle Opere è il braccio economico di Comunione e Liberazione, con migliaia di aziende affiliate.
In una intervista rilasciata a Radio Popolare in data 8 dicembre 2015, Ferlini dichiara di vedere in Renzi una prospettiva politica interessante.
E Sala?
“Se Sala si candida a Sindaco di Milano, io lo voto“.
Adesso che la scelta è stata fatta, Ferlini si fa notare tra il pubblico alle iniziative per “Sala Sindaco“.
La logica vuole, che saranno molti i ciellini che si recheranno alle urne il 6 e 7 febbraio.
Sala avrà l’appoggio di altri poteri forti, che lo sosterranno con discrezione, ma garantiranno consensi. Già ora hanno dichiarato il loro sostegno Piero Bassetti, Marco Vitale e Marco Tronchetti Provera.
Nei prossimi giorni, fioriranno altri nomi autorevoli che possono fare la differenza.
Un esempio?
Non vi sorprende, che il presidente del comitato elettorale di Sala sia Umberto Ambrosoli?
Si, proprio lui. Il punto di riferimento di tanti movimenti civici della città.
Il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Lombardia del 2013. Venne sconfitto da Roberto Maroni. Lo affiancheranno Marco Pogliani, stratega della propaganda EXPO e Stefano Gallizzi, addetto stampa di Sala durante EXPO.
Si dice che molti suoi sostenitori vivano male tale scelta, ma Ambrosoli tira dritto.
Andiamo avanti?
Vogliamo verificare fino in fondo la potenza di fuoco di Giuseppe Sala?
Ben 7 assessori su 12 hanno già dichiarato che lo sosterranno.
Se consideriamo che 2 di loro e cioè Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino sono candidati in lizza alle primarie….
Ecco i nomi degli assessori che sono saltati per primi sul carro di Sala, sperando in una nuova designazione.
Daniela Benelli, Cristina Tajani, Marco Granelli, Franco D’alfonso, Pierfrancesco Maran, Chiara Bisconti e Carmela Rozza. Quando si dice, che il far politica sta diventando un mestiere, se non l’affare della tua vita… Alla faccia di quelli come me…. che ancora credono al valore della politica resa come un servizio alla collettività.
Ma non dovremmo stare dalla stessa parte, io e questi assessori della Amministrazione Pisapia che io ho votato?
Forse Sala rappresenta la continuità con la storia e le aspirazioni ideali di Pisapia?
Come mai tutta questa fretta nello schierarsi?
Lasciatemi dire, senza essere accusato di ingenuità, che sono questi opportunismi quelli che allontanano la gente dalla politica.
L’amministratore delegato di EXPO, avrà l’appoggio dei più importanti mezzi di informazione.
Sala, ha avuto nei 6 mesi di EXPO un’altissima esposizione mediatica, con una forte celebrazione della sua immagine.
Si parla di 50 milioni di euro spesi in comunicazione. Nulla è casuale.
Qualche esempio che potrebbe far accapponare la pelle, visto che stiamo parlando di soldi pubblici.
Oltre 500mila euro sono finiti nelle casse del Corriere della Sera:
250mila euro più altri 160mila alla Fondazione Corriere per organizzare 6 incontri su cibo e sapere. Altri 154mila euro sono arrivati al giornale di via Solferino come sponsorizzazione della City Marathon 2012.
Repubblica ha incassato circa 500mila euro:
EXPO è stato tra i principali sponsor della manifestazione ” La Repubblica delle idee”.
Alla RAI, sono arrivati oltre 5 milioni di euro.
All’ANSA, circa 310mila euro.
Il gruppo Sole 24 Ore, ha ricevuto 64mila euro per un “Progetto Gazzettino del 2015”.
Il Foglio, giornale condotto da Giuliano Ferrrara, ha realizzato un volume sull’esposizione universale ed ha ricevuto per questo 85mila euro.
Quanti altri soldi sono stati distribuiti ad artisti, fondazioni, aziende, professionisti e chi più ne ha più ne metta?
Mi piace ricordare anche quanto ci sono costate le prestazioni lavorative dell’Amministratore delegato di EXPO 2015, dottor Giuseppe Sala. Dal 2010 al 2015 incluso, ha guadagnato 2milioni e 91mila euro.
Il carrozzone di EXPO ha consentito una sorta di immenso “finanziamento pubblico”.
Qualcuno pensa davvero, che Sala non ne avrà un ritorno?
Sala avrà la possibilità di fare la sua campagna per le primarie con un vantaggio inestimabile.
Quella di restare anche e ancora Commissario Straordinario di EXPO.
Tale carica deriva da un decreto del 6 maggio 2013 dell’allora presidente del Consiglio Enrico Letta, che lo nominò con super poteri sull’evento EXPO.
Molto ci sarebbe da dire su questi super poteri, ma non è questa l’occasione.
Mi interessa soffermarmi sulla questione che prima citavo.
Sala potrà fare la sua campagna elettorale per diventare Sindaco di Milano, fino a maggio, restando contemporaneamente Commissario EXPO.
Sono evidenti i vantaggi che potrà trarne sotto ogni aspetto.
Tutto ciò è possibile, nonostante il testo unico sull’ordinamento degli Enti Locali preveda l’ineleggibilità alla carica di Sindaco per i Commissari di Governo.
E allora?
Dove sta il trucco?
L’ineleggibilità decade, se l’interessato cessa le sue funzioni di Commissario 30 giorni prima della data delle votazioni. Sarà quello che potrà fare “legittimamente”, il futuro Sindaco Giuseppe Sala.
Alla faccia di quel “conflitto di interessi”, che Renzi si è dimenticato in uno dei suoi tanti cassetti.
Tutto ciò mi appare iniquo e clamorosamente ingiusto.
Determinerà, se ce ne fosse bisogno, differenze incolmabili con qualunque altro candidato alla poltrona di Sindaco di Milano. L’esito non può che essere scontato. Non c’è partita.
Vincerà Giuseppe Sala, perchè rappresenta degnamente quello che sarà il futuro Partito della Nazione.
Vi siete chiesti come mai il centrodestra non abbia ancora reso noto il suo candidato? E come mai lo renderà noto dopo l’esito delle primarie del centrosinistra?
Semplicemente perchè Sala potrebbe piacere anche a fette del loro elettorato. E sarebbe da stupidi mettere in contrapposizione un nome importante con la certezza di essere sconfitti.
Questo Partito della Nazione (PDN) non è un’invenzione giornalistica. Lo sa bene Renzi che nel merito ha le idee molto chiare. Il PDN sarà una formazione centrista e neo democristiana.
Necessaria per arginare la crescita del Movimento 5 stelle e la rinascita del centrodestra guidato da Salvini. Lo scopo è quello di creare un partito onnivoro, che possa superare agevolmente il 40% dei consensi e vincere al primo turno delle elezioni con l’Italicum.
Renzi, con lo scopo di attrarre elettori moderati, ingloberà nel PDN l’ala del NCD più vicina ad Alfano.
A ciò si aggiungeranno Denis Verdini ed altri settori delusi di Forza Italia, oltre a ciò che rimane di Scelta Civica. Evidente lo snaturamento che si produrrà rispetto all’attuale Partito Democratico.
Renzi gradirebbe che gli ex PCI, quali Bersani, D’Alema, Cuperlo ed altri, se ne andassero “spontaneamente”. Difficile prevedere se con le buone o le cattive maniere. L’organizzazione sarebbe molto snella, per contenere i costi ed ai vertici verrebbero messi i fedelissimi di Renzi. Se qualcuno pensa che tutto ciò sia FANTAPOLITICA, è pregato di informarsi.
Naturalmente stiamo parlando di un progetto, ma la sua realizzazione impone tempi stretti.
Ecco perchè le elezioni di Milano saranno importanti. Renzi vuole il suo Sindaco.
Sala rappresenta il prototipo del politico del futuro PDN.
EXPO è stato un grande successo? Merito di Sala. L’immagine che è stata venduta è quella che Sala ha gestito con grande successo una manifestazione internazionale.
Peccato, che una parte importante dei conti EXPO 2015 siano tuttora oscuri e destino forti perplessità.
Ma ai più tutto ciò non è noto.
Sala appare un leader vincente e Renzi ha bisogno di queste figure.
Naturalmente i problemi quotidiani della gente verranno dopo….ma molto dopo.
Il berlusconismo ha fatto epoca e Renzi ne è il prodotto moderno.
C’è da chiedersi quali possano essere le alternative per i cittadini di Milano.
Non ho la pretesa di dare consigli. Vi dirò come la vedo io.
La mia esperienza mi porta ad un forte scetticismo verso i programmi elettorali. Neppure l’esperienza di Pisapia, da me sostenuta, ha saputo fare la differenza.
Chiedetelo per primi, ai tanti dipendenti comunali che si aspettavano molto dalla giunta arancione e sono rimasti delusi.
Spesso, nei giochi della politica, le scelte dettate dagli accordi inconfessabili hanno il sopravvento sulle promesse elettorali. Sono il cancro della politica. E’ il classico parlar bene per poi razzolare male. Non mi convince neppure la logica delle primarie, dove chi vi partecipa e perde, deve assoggettarsi alle scelte di chi vince.
Ma se mi propongo con un programma diverso dal tuo, come posso poi accettare di sostenerti?
Per non parlare di possibili voti inquinanti, che potrebbero arrivare anche da controparti politiche prive di qualsiasi controllo.
Come non condividere le critiche di chi ritiene che a Milano è già stato tutto deciso? E che il ruolo di Majorino e della Balzani serve solo per salvare le apparenze?
Magari anche per garantirsi una poltrona importante a Palazzo Marino?
Forse che anche i compagni di SEL abbiano scelto di sposare la stessa finalità?
Sono in molti a pensarlo ed anche non pochi coloro che ne stanno prendendo le distanze.
Purtroppo non sono pregiudizi campati in aria, nè pensieri cattivi. La politica è zeppa di poltronisti. Subito pronti a trovare alibi per giustificare la loro scelta. Temo che anche a Milano dovremo assistere a situazioni spiacevoli. Tutto ciò aumenta le mie preoccupazioni. Come potrei dare consigli a chi condivide queste riflessioni?
I tempi sono grami. E se una certa sinistra non saprà fornire al più presto proposte credibili, lo saranno sempre di più. In attesa di novità….io nel frattempo i cibi indigesti non li mangio!! Perchè farmi del male da solo?