di MOWA
Siamo rimasti tutti sconvolti nel vedere la determinazione di Luigi Preiti nel colpire e ferire, fuori da Palazzo Chigi, gli uomini in divisa, questo perché non ha potuto raggiungere il suo obiettivo: i politici.
Chi l’ha interrogato lo descrive “freddo e lucido” nel raccontare il suo “folle” e nichilistico gesto.
Costui è condannabile sotto tutti i punti di vista e non ci sono mezze misure per dirlo. Non sono convincenti le sue premesse, così come non lo sono le sue giustificazioni.
La differenza e la distanza di visione delle cose e del mondo tra chi lotta in solitaria e chi, invece, crede che i grandi e significativi cambiamenti si ottengono solo ed esclusivamente in formazioni partitiche che riscuotano un consenso di massa e su parole d’ordine precise, è abissale.
Sono necessarie parole d’ordine che partano da un assunto categorico: chi lotta per avere una vita migliore non può privare alcuno della vita stessa, tanto meno con metodi disperati come avvenuto fuori da Palazzo Chigi il giorno 28 u.s.
I comunisti sono sempre stati per ridare dignità alla vita di ognuno e sempre lottato contro chi, invece, la vorrebbe annullare, mercificare, declassare, privare dei diritti, ecc.
Questo è uno dei tanti motivi per cui ci troviamo lontani anni luce dall’attentatore e vicini a chi ha subito l’aggressione.
Potrà (ingiustamente) sembrare strano a molti che un comunista prenda le parti dei carabinieri e non quelle del “disgraziato” visto che, solitamente, le Forze dell’Ordine reprimono tante manifestazioni organizzate da persone che chiedono riequilibrio e giustizia in uno Stato che moltissime volte le nega, ma non bisogna dimenticare che le contraddizioni che vivono gli agenti dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Finanzieri… è identica (se non peggiore perché non possono esternarla) a quella di qualsiasi altro cittadino di questo paese.
Se sapremo far comprendere agli uomini in divisa che il comunismo è l’eguaglianza tra gli uomini, la giustizia tra pari, il rispetto delle persone per quello che rappresentano si vedrà che un vero e radicale cambiamento del nostro paese sarà più semplice e più vicino ed è per questo che la borghesia vuole tenerci separati da chi vive le stesse nostre sofferenze pur indossando una divisa.
Ricordate che la Costituzione del 1948 (che i poteri forti vogliono modificare) è stata voluta prevalentemente dai comunisti ed è basata sui diritti e la giustizia sociale e gli uomini in divisa ne sono custodi.
Per quanto accaduto fuori da Palazzo Chigi avremmo preferito che il giuramento del nuovo Governo fosse stato rinviato di qualche ora, invece tutto è continuato indifferentemente.