di Mariangela Tessa
NEW YORK (WSI) – Nonostante le rassicurazioni del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che, nei giorni scorsi ha tentato di tranquillizzare il mercato sulle sorti di Deutsche Bank, il futuro della banca tedesca appare sempre piu’ incerto.
A tal punto che c’e’ chi, come il noto conduttore statunitense Max Keiser che, ieri, durante la sua trasmissione televisiva “Keiser Report”, ha detto senza mezzi termini che Deutsche Bank e’ “tecnicamente insolvente”, Secondo Keiser, la banca prima o poi dovrà ammettere l’insolvenza e dire onestamente di aver bisogno di un piano si salvataggio, “altrimenti dovra’ chiudere bottega”
Tuttavia, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha respinto le preoccupazioni per il più grande istituto finanziario della Germania.
E, come riporta l’agenzia Bloomberg, il governo tedesco non è preoccupato per il suo futuro. Sulla stessa linea il ceo di Deutsche Bank, John Cryan, che ha minimizzato le preoccupazioni in una lettera pubblicata al personale il 9 febbraio, che descrive la banca come “assolutamente solida” e “forte”.
“Lunedi”, si legge nella nota, “abbiamo rassicurato il mercato della nostra capacità di pagare cedola per gli investitori che detengono il nostro Tier 1″, ha scritto Cryan. “Questo tipo di strumento è stato oggetto di recente preoccupazione del mercato. Il mercato ha anche espresso una certa preoccupazione circa l’adeguatezza delle nostre disposizioni di legge, ma non condivido questa preoccupazione”.
Al centro delle preoccupazioni del mercato ci sarebbero i cosiddetti co.co.bond, bond altamente rischiosi, i cui pagamenti sono condizionati dalla capacità della banca di mantenere il suo capitale superiore a determinate soglie. Solo se la banca manca il pagamento di un cedola, la banca può essere dichiarata in default.
Deutsche Bank ha detto la scorsa settimana che sarebbero probabilmente stati in grado di fare i pagamenti della cedola per il 2016, dopo aver detto agli investitori il mese scorso di non poter procedere ai pagamenti del 2015.
Keiser ha descritto la mossa come uno schema di Ponzi: “Non si può semplicemente mancare pagamenti cedolari. Si chiama insolvenza“.
15 febbraio 2016