di MOWA
I superstiziosi napoletani dicono che quando “la scalogna ti perseguita” non c’è nulla da fare, devi semplicemente attendere e rimanere immobile nella speranza che si dimentichi di te. Dicono, anche, che, in moltissimi casi, funzioni. Non è stato così, invece, per un senatore a vita (ed ex Presidente della Repubblica italiana) che non ha seguito il consiglio e trovato un angolo tranquillo dove attendere per evitare che la scalogna si accorgesse di Lui e che quindi è stato messo al pubblico ludibrio come il “furbetto” del cartellino.
L’ex Presidente della Repubblica, infatti, questa volta è stato, “pizzicato” in una delle sue performance assenteiste in Senato dimenticando (data, probabilmente, la veneranda età) il badge inserito nella sua postazione mentre, da tempo, era fuori, dall’aula.
Da come ne hanno parlato in aula sembrava, addirittura, una consuetudine e, quindi, ci limitiamo a registrare la disattenzione come “in buona fede” ma, purtroppo, ricercando in internet (maledetta tecnologia che rispolvera vecchie ferite), è “saltata fuori” qualche altra “furbata” dell’ex Presidente.
L’altro caso, di cui stiamo parlando, è quello del cronista tedesco che stava svolgendo un servizio sugli eccessivi rimborsi elettorali ai parlamentari europei a fronte di quanto effettivamente sostenuto e speso, e qui, l’ex Presidente ha dato idea di poca empatia con l’informazione (tanto meno d’indagine), vista la reazione avuta nei confronti del giornalista; quanta furia e sgradevolezza! Per chi lo pensava gentiluomo di altri tempi e, soprattutto, nell’immaginario collettivo, politico concorde nel dare massima diffusione a notizie poco cristalline è stata una rivelazione. Basta guardare il filmato (che non ha mai varcato, sembra, i media italiani) per farsene un’idea.
Forse, in quel caso, era sufficiente fermarsi, dare risposte semplici e chiare e tutto sarebbe finito lì.
Allora…
Perché tanta reticenza?
Perché tanto livore nei confronti del cronista che faceva il suo mestiere?
Perché uniformarsi in un trendy (tendenza) di malcostume tipico della nostra borghesia?
Che cosa lo ha spinto a “rubare la scena” con queste sue negative performance?
La stragrande maggioranza dei pensionati italiani sa bene cosa sia una magra pensione per vivere e sa, anche, quali e di chi siano le colpe che hanno immiserito tante famiglie, come le firme di consenso alle leggi apposte dai vari presidenti della Repubblica che si sono susseguiti. Magra “parcella” la sua non è. Infatti, percepisce un lauto riconoscimento in migliaia di €uro al mese e quella piccola (visto il suo stipendio) detrazione che può arrivare fino a 500 euro mensili per le assenze dalle sedute, dovute alla sua “distrazione”, sono ben poca cosa e, chissà, forse domani, potrebbero essere elargiti per un fondo pro-pensioni… Pensioni e non vitalizi ci si raccomanda.
Quali altre cose pretende il senatore a vita visto che si è preso, pure, gli elogi pubblici dall’anticomunista Henry Kissinger (vedi filmato sotto) e si è fatto ben due mandati presidenziali (unico caso da che vi è la Repubblica) nonostante la Commissione dei padri costituenti (pag 136 – del 21 gennaio 1947) parlasse di “un” mandato settennale? Mentre era Presidente della Repubblica, inoltre, ha fatto passare leggi discutibilmente costituzionali, come l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, la riforma sulle pensioni e, poi, il pasticcio delle malghe di Topli Uorch (nome effettivo del luogo in cui avvenne l’eccidio che va sotto il nome di Porzûs), ha – anche – non impedito che l’Italia entrasse in guerra, ha fatto ritornare (sanguigno com’è) i Savoia, ha concesso “la grazia al colonnello Joseph Romano, che era stato condannato dalla Corte d’Appello di Milano” in relazione al sequestro di Abu Omar… e ha nominato, come Presidente del Consiglio, l’ennesimo rottamatore della Costituzione.
Si sente, forse, escluso, dopo tanti anni di politica attiva, e, quindi, ha bisogno di adrenalina per continuare a mantenersi in forma?
Per stare in forma ci sono le palestre private o il Circolo Montecitorio, incastonato tra il Tevere e i Parioli, quello dell’ultimo scandalo degli affitti romani dove “deputati, senatori e illustri ospiti allungano i muscoli, pranzano, giocano a tennis o a calcetto centro dei parlamentari con tanto di piscina olimpionica”, persino i parchi pubblici per respirare aria meno inquinata da quelle aziende a cui, avendo, in passato, abbracciato la logica capitalistica, ha garantito la sopravvivenza.
Vede che di posti salubri ce ne sono ancora?
Lasci spazio a qualche proletario che vuol cambiare in meglio le prospettive di vita e raddrizzare le sue inopportune amicizie nuove e passate.
Non pensa, il senatore, che sia arrivato il momento, visto come siamo messi grazie anche al suo modo di agire, di vederlo, finalmente, su qualche promontorio marittimo insieme alla sua dolce amata scambiare pensieri sul futuro dei nipotini e dimenticarsi, finalmente, di noi che, sinceramente, non ne possiamo più dei suoi falli a gamba tesa nella politica sin da quando frequentavamo le sedi del PCI?
Ormai, il PCI l’ha disintegrato, cosa vuole ancora? Ed inoltre, purtroppo, Enrico Berlinguer non può essere qui con noi per ricordargli la questione morale.
Credo sia abbastanza…
No, dimenticavamo la sua appartenenza ad uno dei “circoli” che ha frequentato, uno dei pessimi think tanks dell’imperialismo, l’Aspen Institute Italia dove entrava dai suoi ingressi di servizio.