In Italia (ma non è l’unico paese) è avvenuto un atto illegittimo e grave, dove gli USA , attraverso i suoi agenti della CIA, avevano commesso un sequestro di una persona e scoperti dalla nostra magistratura, per tale fatto, sono stati condannati.
Alcuni di loro sono stati, vergognosamente, graziati dalla condanna dai precedenti Presidenti della Repubblica italiana dando dimostrazione di sudditanza e non di autonomia di un paese. Hanno, questi Presidenti ri-confermato il ruolo di scendiletto di un paese (gli USA) che spadroneggia nel mondo e che, con ciò, potranno in seguito avere carta bianca su altre illegalità.
Come potremo essere un paese libero di scegliere il nostro futuro se abbiamo avuto cattivi esempi come questi?
Perché il caso Regeni è, così, poco trasparente come lo era all’inizio quello di Abu Omar? Quali sono i paesi che si sono avvantaggiati nelle relazioni con l’Egitto nel frattempo?
Che sia vero il detto popolare “che il pesce inizia a puzzare, sempre, dalla testa“?
MOWA
In un’intervista al Guardian, l’ex agente della Cia condannata in Italia insieme ad altri 21 agenti e funzionari dell’agenzia di intelligence Usa, in un’intervista al Guardian afferma che il governo Usa è stato decisivo nell’ottenere la grazia da parte del presidente Mattarella per l’ex capo stazione Cia di Milano Robert Seldon Lady e l’agente Betnie Medero, sebbene il suo specifico caso non sia ancora stato esaminato.“Nessun rischio che vicenda Regeni possa influenzare il mio caso” L’ex agente Cia ha inoltre riferito al quotidiano britannico che il suo avvocato statunitense, Abbe Lowell è in contatto con le autorità Usa per la gestione della sua vicenda e che il suo legale italiano ha già presentato una memoria “chiarificatrice” dal punto di vista tecnico e legale alla Presidenza della Repubblica e al ministero della Giustizia italiani.
La De Sousa esclude inoltre che il Caso Regeni possa influire sulla sua vicenda, nonostante le possibili accuse di parzialità che potrebbero essere rivolte a Mattarella se concedesse la grazia a un cittadino Usa condannato da un tribunale italiano per una vicenda di rapimento e tortura, mentre l’Italia sta chiedendo giustizia per la vicenda del ricercatore ucciso in Egitto.