Secondo la pubblicazione, all’apparenza la NATO continua a funzionare e pianifica perfino di ampliarsi, tuttavia l’esistenza dell’organizzazione è da molto tempo diventata insensata, in quanto gli stessi membri dell’Alleanza si sono messi contro di lei.
L’Alleanza vive tempi difficili. Nonostante il fatto che gli USA indottrinino gli alleati ad incrementare le spese per la difesa, anche se fino al 2% del PIL, i suoi appelli sempre più spesso vengono ignorati. Nel 2015 la Germania ha speso complessivamente l’1,2%, l’Italia meno dell’1% e la Francia l’1,8%.
In più i tagli al budget militare sono il problema minimo dell’Alleanza. Molto più grave per la NATO è il fatto che l’Europa sempre più spesso va contro la stessa idea del collettivo di autodifesa.
Secondo una ricerca svolta dal programma «Il Futuro dell’Europa» e dall’Istituto polacco di politica pubblica, oltre la metà degli abitanti della Germania sono contro l’invio dei soldati tedeschi in difesa degli altri paesi della NATO, come Polonia e Paesi Baltici. Solo il 31% dei tedeschi pensa che il loro paese debba mantenere gli impegni presi. Secondo il rapporto, questa situazione non si è creata soltanto in Germania. Anche gli italiani e i francesi non sono d’accordo a difendere la Polonia e i Paesi Baltici.
«Il tallone d’Achille del collettivo di autodifesa consiste nel fatto che quando le persone smetteranno di credere in lei, questa cesserà d’esistere. Sembra che la NATO abbia raggiunto un punto critico», scrive il Week.
Le strutture della NATO, le truppe e i dirigenti dell’Alleanza esisteranno ancora, ma senza il sostegno degli stati membri non potranno mantenere le promesse fatte all’Europa dell’Est. Della NATO resta solo l’apparenza.
«È possibile che l’Alleanza sia già morta nella sostanza», conclude il Week.