Il regime di Kiev ha minacciato, nei giorni scorsi, Pierpaolo Leonardi, Segretario generale della USB Italia, Segretario generale del Sindacato Internazionale dei Servizi Pubblici TUI PS&A, affiliato alla Federazione Sindacale Mondiale (WFTU) per essere andato nel Donbass in una missione ufficiale di solidarietà della WFTU.
A cosa serviva una missione ufficiale a cui Leonardi ha partecipato? Serviva perché nel cuore dell’Europa e dopo un colpo di stato eterodiretto da chi vuole portare la Nato ai confini con la Russia, la situazione è questa.
“Diecimila persone sono state uccise e cinque milioni sono toccate direttamente dalla guerra e più di due milioni sono i rifugiati”. Queste parole le ha pronunciate ieri monsignor Borys Gudziak, eparca di San Vladimiro il Grande a Parigi, responsabile dei rapporti con l’estero della Chiesa ucraina greco-cattolica.
C’è una guerra nel cuore dell’Europa, la guerra nel Donbass, ma all’Europa dei diritti umani a Paesi e giorni alterni questo non interessa e continua a censurarne gli sviluppi dibattuti solo su quei pochi media rimasti liberi.I dati più recenti sono quelli del Norvegian Refugee Council: solo nel 2015 in Ucraina, a causa della guerra in Donbass, sono stati registrati 942.000 sfollati. In totale, dall’inizio della guerra, sono 1.7 milioni gli sfollati interni che hanno perso la propria casa nell’est del Paese.
In questa situazione, in questo contesto, il Ministero degli Affari esteri italiano, invece, di tutelare un suo cittadino e un leader politico, a capo di un importante Sindacato Italiano, che ha compiuto incontri politici in una regione massacrata dal regime di Kiev, ha mandato questa nota a firma del Ministro Plenipotenziario Maurizio Greganti.
L’AntiDiplomatico esprime piena solidarietà a Paolo Leonardi e ci uniamo a tutti coloro che in queste ore stanno chiedendo l’immediato ritiro di questo procedimento. Allo stesso tempo, esprimiamo il massimo sdegno per un governo, il nostro, che non smette mai di dimostrarsi l’ultimo dei zerbini di chi ha creato uno stato cuscinetto, con un colpo di stato eterodiretto da Washington e Bruxelles.
Questo il commento di Pierpaolo Leonardi alla nota del MAE: