Foto: © REUTERS/ Gleb Garanich
Il consigliere del presidente ucraino e direttore dell’Istituto Nazionale di Studi Strategici Vladimir Gorbulin ha previsto l’inizio di scontri armati su larga scala nel Donbass il prossimo anno. Lo ha scritto nel suo articolo per il portale “Zerkalo Nedely” (“Specchio della Settimana”).
Gorbulin ha osservato che percepire come “calma” la situazione attuale nel Donbass è sbagliato e intrinseco di pericoli. Di fatto la situazione attuale è il preludio di un conflitto a lungo termine che precede un’escalation.
“La prospettiva di scontri militari su larga scala appare più chiara all’orizzonte”, — ha sottolineato.
Nell’aprile 2014 Kiev ha lanciato un’operazione militare contro le autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk (DNR) e Lugansk (LNR), che avevano dichiarato l’indipendenza dopo il colpo di stato di Maidan nel febbraio 2014. Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, le vittime dall’inizio del conflitto sono più di 9 mila persone. La normalizzazione del conflitto nel Donbass viene discussa anche tramite le riunioni del gruppo di contatto a Minsk, che da settembre 2014 ha adottato 3 documenti che regolano le operazioni di de-escalation del conflitto, tra cui il cessate il fuoco. Tuttavia, anche dopo l’entrata in vigore della tregua, tra le parti in conflitto proseguono scontri isolati.
03.07.2016