di LUIGI GRIMALDI
Jo Cox, la deputata alla Camera dei Comuni assassinata da uno “squilibrato” il 16 giugno, aveva richiesto per prima al governo Cameron lo stop alla vendita degli aerei assemblati in Inghilterra (ma di cui molte parti sono prodotte in Italia e che usano gli aeroporti italiani per consegnare i nuovi bombardieri ai sauditi) e utilizzati all’Arabia Saudita per massacrare i civili in Yemen.
Due giorni prima di essere assassinata Cox aveva fatto pressioni sul Ministero degli Esteri perché la Gran Bretagna protestasse per la decisione delle Nazioni Unite di rimuovere temporaneamente la coalizione filo-saudita dalla lista nera delle violazioni dei diritti dei bambini nella guerra civile dello Yemen.
Thomas Mair, l’omicida, è affiliato a un movimento neonazista con collegamenti a un
Thomas Mair
determinato ambiente. Una traccia che passa dal The Whait Rino Club, rivista sudafricana razzista, ma con un editore inglese.
Thomas Mair scrive a Sua Africans Patriot
Ora io non so se esista una pista, ma mi incuriosisce molto il curriculum di Alan Harvey, già editore della rivista razzista (editore The White Rino Club) a cui Mair era abbonato già nel 1980.
La copertina di Patriot
Mi incuriosiscono molto i rapporti che uniscono (fin dal 1998) Harvey e l’ex parlamentare Tory Neil Hamilton, e quelli di quest’ultimo con l’ex ministro Jonathan Aitken.
Ancora più curiosi i rapporti di questi con il saudita Mohamed Ayas, con la famiglia reale saudita e con Bae Systems, capo commessa per la vendita degli Eurofighters all’Arabia Saudita.
Perché dico questo? Perché Ayas è stato il negoziatore delle commissioni segrete da parte di imprese di armi britanniche desiderose di vendere i loro prodotti in Arabia Saudita.
Come il Guardian ha riferito:”Il denaro doveva essere versato su un conto bancario svizzero segreto, numero 556,862 MU. Allo stesso tempo, l’amico di Ayas, Jonathan Aitken, nella sua veste formale di ministro per gli appalti pubblici, è stato il lobbista per quelle stesse fabbriche di armi. La proposta per le aziende di armi era semplice (racconta Ayas) ‘Si pagano diversi milioni di sterline dei vostri profitti in questo conto bancario svizzero e le mie connessioni saudite e si conclude l’affare delle armi’. Gran parte del denaro sarebbe passato al principe Mohammed, come ricompensa per aver usato la sua influenza con il padre Re Fahd a stipulare contratti di diversi milioni di sterline per i nuovi sistemi d’arma”.
Saudi Rojal Air Force Eurofighter nuovo di zecca in transito all’aeroporto di Bologna
Quali sistemi d’arma?
Gli Eurofighter gli stessi che oggi bombardando bambini e ospedali in Yemen. Per fermare l’invio di bombe fabbricate in Italia ai sauditi e bloccare il transito dall’Italia degli Eurofighters venduti ai sauditi puoi firmare questa petizione. 25.000 persone lo hanno già fatto.
La lettera di Cox a Cameron si può scaricare qui
L’ultimo Post su FB di Jo Cox
MERCOLEDÌ 17 AGOSTO 2016