Incomincia a sgretolarsi l’impianto politico del M5S (voluto dalle alte sfere del potere) in quanto le persone che lo hanno (ingenuamente) sostenuto sta accorgendosi dell’ennesima bufala propinatagli a loro danno.
Nessuno vuole fare la Cassandra di turno quando in diversi post avevamo tentato di avvisare dell’inganno che il potere aveva progettato ai danni delle persone perbene in quanto si era notato un M5S che si muoveva con una contradditoria prassi nel mettere in discussione la trasparenza di detto “movimento” e che utilizza, strumentalmente, argomenti di necessità vitale per gli onesti (come la limpidezza delle cose pubbliche, partecipazione diretta dal basso, ecc…). Argomenti serissimi ma attinti impropriamente – come fecero, anche, la Lega Nord, la Rete, l’Italia dei Valori – dalle parole d’ordine e dalle tesi congressuali del PCI di Togliatti, Longo e Berlinguer che avevano dato sostanza alla democrazia sociale italiana e non una ridicola caricatura.
Infatti, sono le procedure costitutive l’ossatura di un partito a fare le differenze della politica ed il PCI, con il suo centralismo democratico, aveva dato grandi chance di evoluzione democratica al nostro paese: motivo per cui il potere non rimase inattivo nelle infiltrazioni del suddetto partito per neutralizzarlo… Ma siamo fiduciosi della consapevolezza della popolazione italiana nel ricostruire identiche opportunità… Pian pianino.
Nota a margine.
Avete fatto caso che il potere dei massocapitalisti (con la tecnica delle due gambe eterodirette) sta costruendo le criticità dell’elettorato referendario sulla Costituzione e sul sistema elettorale…
MOWA
M5S, salta incontro Grillo-Raggi. Renzi: “mai viste tante bugie”
di Laura Naka Antonelli
Roma paralizzata dal caos M5S: chi sperava in una migliore amministrazione della capitale italiana dopo l’era di Ignazio Marino, dovrà evidentemente attendere ancora. Ma a sentirsi umiliata e tradita è l’intero elettorato che aveva visto nel Movimento 5 Stelle davvero un segnale di cambiamento nell’area politica del paese. L’umiliazione si fa più bruciante con le parole che il premier Matteo Renzi proferisce nel corso della trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa:
“A me dispiace. Io lo so che nella logica politica dovrei dire evviva. Io no. Io sono stato accusato da sindaco di intelligenza con il nemico perché non mi auguravo la morte di Berlusconi. Virginia Raggi è sindaco di Roma, se lei fa bella figura, la fa Roma. Le scene di queste ore sono indecorose, ma umanamente e personalmente sono triste. Basta con l’atteggiamento di chi vuole la morte degli avversari. Non ho mai visto tante bugie tutte insieme ma da italiano e premier sono dispiaciuto”.
Ancora Renzi da Vespa:
“Noi non siamo contro l’amministrazione di Roma, siamo per risolvere i problemi, e siamo pronti a dare una mano, ma no alla doppia morale”, mentre nel M5S “c’è una doppia morale: se un indagato è del Pd si deve dimettere, è un ladro. Se l’indagato è uno del M5s è un complotto della magistratura. Io non sono mai stato indagato, ma non lo sbandiero”..
Intanto, dopo una riunione fiume del direttorio del M5S, durata ben 10 ore, la richiesta al sindaco di Roma è di ridiscutere le nomine di Raffaele Marra (vicecapo di Gabinetto), Salvatore Romeo (capo segreteria), nonché degli assessori Paola Muraro (Ambiente) e Raffaele De Dominicis (Assessore al Bilancio in pectore).
Ma Raggi starebbe pensando piuttosto a uno spostamento del vicecapo di gabinetto Raffaele Marra e a un ridimensionamento del ruolo del capo della segreteria Salvatore Romeo con relativo taglio di stipendio, e non vorrebbe rinunciare a Raffaele De Dominicis; per Paola Muraro attenderebbe di leggere le ‘carte’.
In tutto questo, salta l’incontro tra il leader del M5S Beppe Grillo e Raggi. Grillo avrebbe deciso all’ultimo momento di non farsi vedere a Roma. Ma è possibile anche che stia pensando a un blitz per evitare l’appostamento di telecamere e giornalisti.
7 settembre 2016