di MOWA
Rimangono impresse nei nostri occhi le immagini, del Nord-Africa che si ribella al potere dei vari governanti locali, viste nei vari telegiornali, e, con timido entusiasmo, si parteggia per questi poveri oppressi che hanno la forza di reagire a quanto hanno subito e nel contempo ci poniamo una serie di domande che ci ronzano nella testa come fastidiosissime mosche:
E’ possibile che l’occidente non si sia mai accorto di quanto stava accadendo in quei paesi visti gli interessi petroliferi che ha in loco?
E’ verosimile che gli inglesi, che hanno avuto negli anni passati con il colonnello Gheddafi diversi attriti, sino al tentativo di uccisione di quest’ultimo per ammissione dell’ex ufficiale superiore dei servizi segreti (SAS), George Campbell-Johnson *, per riprendersi i campi della British Petroleum, non si siano informati adeguatamente su quanto stesse succedendo nel Nord-Africa?
E’ credibile che la City, che ha detenuto e detiene, in varie forme, diversi miliardi di sterline provenienti dalle società nord-africane, non abbia avuto un ruolo in tutto questo?
E’ forse possibile immaginare che la Gran Bretagna abbia utilizzato i nemici di Gheddafi, come i movimenti religiosi radicali libici, (un esempio è il Gruppo islamico libico combattente, in arabo Jamaa Al Islamiya Al Muqatila lo stesso usato in Afghanistan contro i sovietici *) che considerano il loro premier troppo moderato e fautore di un Islam troppo fiacco, per arrivare alla sua deposizione?
Perché gli inglesi non smentiscono la collaborazione esistente tra i suoi servizi segreti e Al Muqatila come citato nell’opuscolo, pubblicato a Londra, intitolato Al-Fajr, di Said Mansour? **
Perché se tutto ciò corrispondesse al vero si dovremmo chiedere all’Europa come mai, alcuni Stati comunitari, “utilizzino” formazioni che sono state considerate tra le 27 organizzazioni terroristiche stilate dalla Casa Bianca e dal Dipartimento della giustizia americano all’indomani dell’11 settembre 2001?
Se fosse così, furono sagge le parole, di Marx ed Engels nella lotta contro l’anarchico e massone Bakunin, ***, quando dissero: “…I principali mezzi di propaganda consistono nell’attirare la gioventù con delle invenzioni, sull’estensione e la potenza della società segreta, profezie sull’imminenza della rivoluzione preparata da essa, eccetera e nel compromettere davanti ai governi gli uomini più avanzati delle classi agiate, per sfruttarli finanziariamente. La lotta economica e politica degli operai per la loro emancipazione è sostituita dagli atti distruttori degli avanzi di galera, ultima incarnazione della rivoluzione. In altri termini bisogna scatenare la teppa, eliminata dagli stessi lavoratori nelle “rivoluzioni secondo il modello classico dell’Occidente”, e mettere così gratuitamente a disposizione dei reazionari una banda ben disciplinata di agenti provocatori».
Come diceva A. Einstein: “La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso.”
Ma allora chi sono i criminali? Gli uni o gli altri? O entrambi?
(*) dal libro dello storico Stephen Dorril MI6: inside the covert world of her Majesty’s secret intelligence service.Free Press 2000
(**) Jean-Charles Brisard, Guillaume Dasquié La verità negata, Marco Tropea Ed.
(***)“L’Alleanza per la democrazia socialista e L’Associazione internazionale dei lavoratori” presentato a Londra il 21 luglio 1873
da: http://iskra.myblog.it/archive/2011/09/23/dens-d%C5%8Flens-31-nordafricani-o-giu-di-li.html