Vi porto il saluto fraterno di 86 milioni di membri della Federazione Sindacale Mondiale, che vivono, lavorano e lottano in 120 paesi in tutto il mondo.
Vi auguriamo ogni successo per i vostri propositi a vantaggio della classe operaia italiana, dei lavoratori d’Europa e del mondo.
Sono particolarmente onorato e felice di partecipare al vostro primo Congresso. L’USB è già un’affiliata significativa e rispettata tra le organizzazioni con orientamento di classe della FSM.
Cari compagni,
Permettetemi da qui, in Italia, di esprimere la nostra solidarietà alla classe operaia e al popolo della Turchia, che si batte per la democrazia e le libertà sindacali, che chiede l’appagamento delle sue giuste rivendicazioni. Condanniamo la barbarie della polizia turca e del governo turco e chiediamo l’immediata soddisfazione dei bisogni dei lavoratori.
Il vostro Congresso porta un vento di speranza per i lavoratori d’Italia, per i lavoratori d’Europa, per i lavoratori di tutto il mondo.
Il vostro Congresso segna un nuovo corso nel movimento di classe in Europa, in cui i lavoratori daranno slancio ai sindacati, riacquistandoli alla loro dignità attraverso l’eliminazione della dirigenza burocratica riformista che ha indebolito il movimento sindacale in Europa per decenni.
La fondazione dell’USB è un colpo contro il burocratismo sindacale italiano, contro il carrierismo sindacale italiano. I duri sforzi che state facendo negli ultimi anni in Italia, uniti a quelli compiuti in altri paesi in particolare nel nord d’Europa, dimostrano che i lavoratori hanno bisogno che i sindacati siano controllati dai lavoratori e denuncino la politica dell’Unione europea, del Fondo monetario internazionale e dei governi europei (conservatori e socialdemocratici), sindacati che abbiano un funzionamento democratico e un orientamento di classe.
I lavoratori in Europa hanno bisogno di sindacati che uniscano la classe operaia e gli strati popolari nella lotta per i bisogni contemporanei, contro l’imperialismo e lo sfruttamento capitalista.
Questo è il messaggio che oggi inviate a tutti i lavoratori, in Italia e nel mondo: “Proletari di Europa sollevatevi. Organizzatevi e lottate per i vostri propri interessi!”
Cari compagni,
La strada che avete scelto è difficile: richiede molti sacrifici e lotte. Ma questa è l’unica strada per i lavoratori. Dobbiamo avanzare con maggior determinazione e persistenza. Ognuno di voi porta una grande responsabilità. Collettivamente dobbiamo analizzare la situazione, per arrivare alle giuste conclusioni, per capire i nostri punti di forza e di debolezza e delineare le principali direttrici per il movimento sindacale nazionale e internazionale di classe.
Con questo bagaglio dobbiamo andare davanti alle fabbriche, nei settori chiave dell’economia, dove si lavora duramente, nei luoghi di lavoro dove sono impiegati i giovani, le donne, i lavoratori migranti. Dobbiamo fare del nostro meglio per organizzarli, per dar loro forza, speranza e coscienza di classe. E’ nostro dovere con il nostro esempio militante, con il nostro spirito combattivo e con le nostre iniziative.
In questa lotta difficile, avete fratelli in tutto il mondo che sono dalla vostra parte, che vi sostengono, che esprimono la loro solidarietà con le vostre lotte con ogni mezzo possibile. I vostri fratelli nella famiglia di classe nella FSM! Sono quei sindacati che affrontano le vostre stesse difficoltà e come voi si stanno organizzando in lotte similari nei loro rispettivi paesi.
La FSM ha una lunga esperienza. Sono ormai passati 68 anni dalla sua fondazione il 3 ottobre 1945 a Parigi, frutto della vittoria antifascista. La FSM ha sempre giocato un ruolo di primo piano contro gli imperialisti e i loro sporchi attacchi contro i popoli del mondo. Non c’è angolo del mondo in cui la FSM non sia presente, sempre dalla parte dei deboli, sempre dalla parte del popolo, sempre con la classe operaia, nelle lotte contro lo sfruttamento capitalistico.
Oggi il coordinamento del movimento sindacale in ambito internazionale e il rafforzamento della linea orientata alla classe all’interno nel movimento sindacale è cruciale, realistica e necessaria. Oggi, è impossibile non capire che da una parte ci sono i mercati pieni di merci, enormi ricchezze prodotte dai lavoratori, ricchezze nelle mani di pochi, rapido sviluppo della scienza e della tecnologia che potrebbe fornire soluzioni ai problemi della gente; dall’altra vi è la distruzione delle forze produttive: fabbriche che chiudono, disoccupazione in crescita vertiginosa, povertà, miseria, fame, l’acuirsi dei problemi del lavoro e sociali.
Oggi, è impossibile non accorgersi che la prosperità per le nostre società è a portata di mano, ma nello stesso tempo la miseria è in crescita. Quali sono le cause?
Il fatto che il capitalismo è in agonia e sta cercando di sopravvivere a scapito delle masse popolari. Questa è la ragione per l’aumento delle aggressioni imperialiste e guerre per le risorse naturali e il controllo delle loro vie di trasporto. I capitalisti stanno cercando di riprendersi dalla crisi e tornare ai precedenti tassi di redditività, a spese dei lavoratori e dei poveri. In queste condizioni catastrofiche per i lavoratori, il movimento sindacale, soprattutto in Europa, dovrebbe costruire un muro di resistenza e dovrebbe organizzare la risposta militante del popolo contro questa politica.
Per anni prima del nuovo ciclo di crisi finanziarie del capitalismo, i sindacati riformisti-gialli hanno svolto un ruolo determinante nel minare e indebolire l’imponenza del movimento sindacale della classe operaia chiedendo il coinvolgimento e la “cooperazione” dei sindacati con i padroni, i governi, il Fondo Monetario Internazionale. Non hanno partecipato alle iniziative militanti (scioperi, manifestazioni, ecc), hanno trasformato i sindacati in strutture burocratiche, prendendo le parti dei padroni contro qualsiasi voce militante si levasse dalla fabbriche, dalle imprese, dai posti di lavoro. Hanno firmato un sacco di accordi/contratti, non solo al di sotto delle reali esigenze della classe operaia, ma anche al di sotto del livello di inflazione, e come risultato hanno contribuito a intensificare maggiormente lo sfruttamento dei lavoratori.
Hanno creato il fatalismo perché venisse accettata per esempio la riduzione dei salari o la riduzione delle ore di lavoro con la minaccia della perdita del posto di lavoro. Così, quando è iniziato il nuovo ciclo di crisi finanziaria del capitalismo, una parte importante dei lavoratori che hanno seguito quella direzione sindacale, non sono stati capaci di reagire all’attacco del capitale contro i loro diritti. Questi sindacati gialli hanno continuato a seguire la linea della collaborazione tra le classi e i lavoratori non potranno che accettare accordi a scatola chiusa.
La crisi capitalista internazionale è una grande opportunità per i lavoratori per comprendere la loro forza, per organizzare la loro lotta, per portare avanti le proprie priorità e le proprie esigenze, per il loro sviluppo sociale ed economico. Dobbiamo renderci conto e maturare la certezza che per il beneficio dei lavoratori abbiamo bisogno di progettare un modo alternativo di produzione. Dobbiamo organizzare la lotta per un diverso sistema di sviluppo che soddisfi le esigenze dei popoli. È un’opportunità per la socializzazione dei mezzi di produzione, per la pianificazione centrale della produzione e per la realizzazione del controllo sociale dei lavoratori.
Possiamo raggiungere questo obiettivo solo attraverso un fronte popolare della classe operaia che unisca i lavoratori, i contadini poveri e i lavoratori autonomi ed entri in collisione con i monopolisti, gli imperialisti e i loro meccanismi in ogni paese e regione.
Dobbiamo organizzare lotte coordinate a livello regionale, settoriale e a livello internazionale. Per sciogliere le illusioni e allo stesso tempo essere ideologicamente, politicamente e organizzativamente preparati per gli scontri di classe più duri.
Questa è la strada che dobbiamo perseguire: è necessario, è realistico!
Questo è il nostro compito. E saremo vittoriosi!
Auguro pieno successo al vostro Congresso. E ringraziamo la direzione dell’USB per l’impegno di ospitare in Italia, a inizio del 2014, la riunione annuale del Consiglio di Presidenza della FSM. Importanti dirigenti sindacali provenienti da 40 paesi di tutto il mondo avranno la possibilità di incontrarsi con l’USB da vicino e con le sue lotte.
Restate saldi!
Grazie