Il PD, che si fregia (per opportunismo politico) di essere l’erede del P.C.I., sta rivelando, invece, la sua vera natura di partito iper-liberale dove le regole gli vengono dettate dai poteri forti come i banchieri.
Se qualcuno dubitasse ancora su chi siano costoro si ricreda subito ascoltando le parole dell’onorevole (sic!) Morani.
Altro che eredi del P.C.I., quel P.C.I. (insieme ai sindacati) che, già negli anni passati, sulla questione del carovita e quella della casa spinsero i compagni e le compagne ad organizzare iniziative di questo tipo: Arezzo – Lotta contro il caro vita e la casa_l’Unità 17 ottobre 1969… E, sinceramente, non ci sembrano essere le stesse azioni proposte dalla deputata PD.
Questi parlamentari sono gli stessi che vorrebbero cambiare la Costituzione attuale senza, probabilmente, conoscerla.
Alla signora Morani diamo un paio di consigli.
Primo. Apra la Costituzione (alla stesura della quale il P.C.I. è stato determinante) sulla quale lei ha giurato fedeltà e vada all’ art 38 co. 2) e legga 100 volte a voce alta:
” I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.”
Secondo. Legga la parte de l’Unità del 10 gennaio 1971 su quali furono le motivazioni che spinsero molti giovani a diventare comunisti, Ecco perché siamo diventati comunisti_l’Unità 10 gennaio 1971. Tutto questo, signora Morani, nella speranza che Lei non dica altre eresie.
MOWA