di MOWA
Già ci immaginiamo cosa siano capaci di fare le massonerie per evitare che il loro coccolato parlamentare, Denis Verdini, finisca, come richiesto dal Pubblico Ministero, condannato.
Le massonerie cominceranno, come prima cosa, ad indirizzare l’opinione pubblica, attraverso i media (che sono abbondantemente di loro proprietà o controllate da “fratelli” nei vari consigli di amministrazione), sostenendo che sono fantasticherie del magistrato e della Polizia Giudiziaria che hanno effettuato le indagini.
Poi, come seconda cosa, le massonerie si attiveranno per fare pressione sugli organi istituzionali (vicini e lontani) per intralciare l’iter procedurale del processo di modo che non vada a buon fine per la giustizia.
Inoltre, come terza cosa (qualora vadano male i primi due step), le massonerie si rivolgeranno (come hanno sempre fatto) ai tanti “fratelli” e “sorelle” inseriti nel Parlamento che dovranno attivarsi per evitare la richiesta di concedere l’autorizzazione a procedere penalmente nei confronti di Denis Verdini.
Le massonerie si prodigheranno a dipingere quest’uomo come vittima di un meccanismo accusatorio e poco liberale, arrivando a dire, persino, “di stampo dittatoriale, tipico dei regimi comunisti” (ricordate le parole del piduista Berlusconi?) pur di non far emergere le trame orchestrate dalle “fratellanze” ai danni della democrazia.
Certamente a costoro non importa rivelare le verità all’opinione pubblica su chi sia stato a realizzare le peggiori dittature (manifeste o meno) degli ultimi secoli, anzi!
Su chi sia stato a mettere in sella i vari Adolf Hitler o Benito Mussolini (e uccidere Giacomo Matteotti che aveva raccolto le prove dell’intreccio affaristico-politico del Duce).
Su chi sia stato a formare Stati con soli (salvo rare eccezioni) presidenti di estrazione massonica come negli USA.
Su chi sia stato a far combattere cittadini dello stesso luogo, gli uni contro gli altri, pur di trarne vantaggi economico-politico.
Su chi sia a voler modificare, oggi, la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza al nazi-fascismo, con il referendum costituzionale del 4 dicembre.
Le massonerie, forse, riusciranno a vincere, anche, questo round su Verdini ma non sarà che una vittoria di Pirro perché le persone perbene incominciano ad essere insofferenti a queste losche trame che penalizzano la democrazia ed il loro futuro.
Dateci tempo e se ne accorgeranno per benino…