Un libro che, nonostante gli anni dall’uscita, raccoglie il patrimonio analitico di cosa sia successo sino ad oggi.
Una ricognizione storico-critica piena di contrasti, lacerazioni e conflitti che non hanno mai smesso di attenuarsi…
MOWA
Il libro raccoglie gli atti di un Convegno che si è tenuto il 30 novembre 2013 a Sesto San Giovanni (MI). Promotore il CESPI con il patrocinio del Comune di Sesto San Giovanni e la collaborazione della Cooperativa UniAbita.
Focus del Convegno è stato quello di mettere in evidenza come la crisi europea abbia cambiato l’assetto dei poteri, modificato l’equilibrio instabile dei rapporti tra gli Stati, e tra il livello nazionale e quello europeo.
Le idee pacifiste, federaliste e democratiche, che avevano ispirato il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, hanno lasciato il campo alle ipotesi neo-funzionaliste dei burocrati di Bruxelles, le cui decisioni sull’economia non lasciano spazio ai processi democratici. Ma senza democrazia non c’è Europa. Non si uscirà dalla crisi se l’Europa non si decide a “varcare il passo” verso l’integrazione politica, che permetterebbe sia di difenderne la moneta sia di affrontare le politiche di riduzione delle ineguaglianze al proprio interno che è uno dei motivi per cui ha senso che esista l’Europa.
Un’Europa politicamente unificata è possibile a condizione d’una democrazia sostanziale. L’individuazione di nuove rotte per l’Europa, a superamento della ricetta di “austerity e rigore finanziario” che, di fatto, ha prodotto recessione e disagio sociale, è l’unico modo per combattere, tra l’altro, populismi e nazionalismi in forte crescita.
Il Convegno ha aperto una finestra anche sui paesi dell’Est europeo, evidenziando le contraddizioni che permeano questi paesi impegnati da una parte in processi di maggiore integrazione europea, e dall’altra a sostenere politiche interne sempre più connotate in senso identitario e di apartheid verso le minoranze.
Un accento è stato, infine, posto sul rapporto tra Europa e Mediterraneo, con l’idea di trasformare le logiche troppo “eurocentriche” delle politiche mediterranee dell’Unione europea.
Cristina Carpinelli, esperta di Est Europeo, ha scritto diversi saggi e libri sui paesi dell’ex Urss e del blocco socialista. è membro del comitato scientifico del Centro Studi Problemi Internazionali (CESPI) di Sesto San Giovanni (MI) e collaboratrice stabile della rivista mensile “noidonne”. Fa parte del teaching staff ISPI-School per “Obiettivo Russia” (professional diploma) e del team di esperti del sito americano “AllExperts” per le categorie “Sociology” e “Russia (News&Politics)”.
Vittorio Gioiello è direttore scientifico del Centro Studi Problemi Internazionali (CESPI) di Sesto San Giovanni (MI). Dal 2007 fa parte della redazione della rivista online “Gramsci oggi”. Insieme con Cristina Carpinelli ha curato il volume Il Risorgimento: un’epopea? Per una ricostruzione storico-critica (2012). Fa parte del comitato scientifico dell’Associazione Marx XXI. In passato ha fatto parte del comitato scientifico della rivista “Fenomenologia e società”.