Rammenterei a quei reazionari in doppiopetto che concludono il filmato sottostante cosa disse Antonio Gramsci in una delle sue Lettere dal carcere parole pesantissime sul suo essere giornalista:
“Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella sua qualifica professionale. Sono stato un giornalista liberissimo, sempre di una sola opinione, e non ho mai dovuto nascondere profonde convinzioni per far piacere e a dei padroni o manutengoli”.
E il nazifascismo era una delle poliedriche facce dei padroni.
MOWA