di Daniele Chicca
Metà del popolo tedesco vuole votare sulla permanenza della Germania nell’Europa unita. Saranno contenti quegli economisti che sostengono da tempo che per il bene della regione e soprattutto dell’area euro, l’uscita della Germania e del suo surplus commerciale eccessivo sarebbe la soluzione ideale per poter permettere ai paesi economicamente più deboli e maggiormente indebitati, come l’Italia, di svalutare e diventare più competitivi, liberi dai vincoli di bilancio.
Un sondaggio condotto da TNS Infratest Politikforschung ha evidenziato come il 42% del campione interpellato vorrebbe che si tenesse un referendum sull’appartenenza della Germania all’Unione Europea e che il 62% di loro pensa che l’Unione Europea “si sta dirigendo nella direzione sbagliata”.
Quasi tutti gli interpellati (il 96%) nel sondaggio dell’istituto indipendente di ricerca vorrebbe che le autorità europee diventassero “più trasparenti e più vicine alla gente”. I risultati sono un colpo duro per Merkel, che è stata criticata aspramente in patria per le sue politiche di apertura nei confronti dei migranti. Un milione di rifugiati e persone in fuga dalle guerre nei loro paesi hanno fatto ingresso nel paese nel 2015.
In vista delle elezioni federali dell’anno prossimo, nel tentativo di riguadagnare popolarità e consensi, alleviando i malumori della popolazione, la Cancelliera sta provando a rivedere la sua strategia. Merkel, per esempio, ha annunciato che deporterà 100 mila migranti arrivati in Germania l’anno scorso.
La Cancelliera si è nuovamente candidata alla leadership della Germania: se vincesse le elezioni per lei sarebbe il quarto mandato consecutivo. Una sua nuova avventura di governo, tuttavia, escluderebbe del tutto la possibilità che si tenga un referendum sull’Unione Europea.
30 novembre 2016