Napolitano fa accozzaglia da solo
di Saverio Lodato
Giorgio Napolitano sostiene che “serve un’alta professionalità per la politica”. E ripete ossessivamente che il 4 dicembre bisogna votare “Sì”.
Lasciatemi dire che Giorgio Napolitano non è proprio quello che si potrebbe definire un uovo fresco di giornata, tenendo conto che sta in Parlamento dal secolo scorso e che è stato il Capo di Stato più anziano d’Europa, e terzo nel mondo, dopo quello dello Zimbawe e dell’Arabia Saudita.
E a voler prendere per buona la categoria tanto cara a Matteo Renzi, quella dell’”accozzaglia”, lasciatemi anche dire che Napolitano fa benissimo “accozzaglia” da solo. O, se si preferisce, fa “casta” da solo, senza la necessità di affastellarsi con altri.
Verissimo, infatti, che chi fa politica deve farla con “alta professionalità”.
Deve sapere fare le clientele “come Cristo comanda”. Alla De Luca, tanto per intenderci.
Deve governare Roma come fece per anni il PD senza accorgersi mai di essersi seduto allo stesso tavolo di Carminati e Buzzi.
Deve fare e rifare le leggi elettorali con l’unico scopo di non fare vincere gli altri.
Deve rimandare alle calende greche la possibilità degli elettori di esprimersi attraverso un voto politico.
Deve nominare i premier dall’alto, una, due tre volte, e così all’infinito, in nome di una perenne “emergenza” dietro l’angolo.
Deve prendere una volta e per tutte le misure alla Costituzione con l’obbiettivo finale di ridurla un guscio vuoto, come stanno tentando in queste ore con il referendum del 4 dicembre.
Deve mettere bavaglio e guinzaglio a giudici e investigatori antimafia impedendo loro di oltrepassare certi limiti nella ricerca della verità.
Si potrebbe continuare a lungo.
Napolitano, unico nella storia d’Italia ad aver fatto il presidente della Repubblica per due mandati di seguito, della politica intesa come Alta Professionalità, è stato il Campione per eccellenza, il Super Professionista, il Mago dagli effetti speciali.
Non sappiamo quale sarà il risultato che salterà fuori dalle urne.
Sappiamo però che il più grande favore che Giorgio Napolitano poteva fare a Renzi, sarebbe stato quello di avere il buon gusto e il buon senso di stare zitto.
01 Dicembre 2016