Nella notizia riportata qui sotto e riguardante l’Uzbekistan vi è qualcosa, per noi italiani, di molto familiare e cioè il progetto del cambio della Costituzione. Un paese, l’Uzbekistan, ricco di risorse e con una Costituzione sociale come quella italiana che dà fastidio ai poteri forti bellamente espressi dalla J P Morgan nelle sue riunioni.
Un referendum Costituzionale in Uzbekistan voluto da un’opposizione che ha, probabilmente, sostegni in Occidente visto che nella predetta Costituzione uzbeka ci sono paletti saldi (mutuati dal periodo dell’ex URSS) come la collettivizzazione dei terreni che possono essere presi sì in affitto ma mai vendibili ai privati. Terreni di proprietà pubblica (statale) ricchi di oro (ottavo paese al mondo di produzione), petrolio, gas naturale, uranio, metalli… Ma, anche, secondo produttore mondiale, dopo gli USA, di cotone grezzo.
Un Uzbekistan che viene dipinto dai giornali britannici, come l’Economist, un regno sui generis di tipo monarchico, dove la successione del comando viene tramandata per tirannia e non come è avvenuto realmente con elezioni. E, non potendo mentire ulteriormente alle persone perbene di quanto accaduto con le elezioni (i giornali britannici), hanno sostenuto che erano state, sicuramente, truccate.
Un referendum Costituzionale in Uzbekistan voluto da un mainstream che porta acqua al mulino dei poteri forti e a giustificazione di eventuali futuri scenari di ingerenza politica ed economica.
Non ultima, vista la vicinanza e sostegno dell’Uzbekistan ai russi, la posizione geografica strategica rispetto ai piani di aggressione delle forze NATO…
MOWA
Uzbekistan: al via il referendum costituzionale
L’11 dicembre, in Uzbekistan si è tenuto il referendum costituzionale. Le urne sono rimaste aperte dalle 8 alle 20 in oltre 2300 sezioni elettorali in tutto Paese. Lo stesso giorno, in diverse località si sono tenute anche le elezioni amministrative.
Il referendum costituzionale ha riguardato l’aumento dei poteri del Parlamento e del Premier e la riduzione di quelli del Presidente, insieme ad altre 30 modifiche alla Costituzione.
2016-12-12