Sezione comunista Gramsci-Berlinguer di Pisa
per la ricostruzione del P.C.I.
Anche a Pisa come in altre località d’Italia si è sciolta Sel ed è confluita in Sinistra Italiana. La sigla, anche se provvisoria, non fa ben sperare: ricorda il Sì che abbiamo appena sconfitto il 4 dicembre 2016.
Comunque, a parte la sigla, questa operazione è l’ennesima giravolta di settori della sinistra piccolo borghese che non vuole affrontare la questione di chi ha deciso, e perché, di far sparire il P.C.I..
Questa ulteriore alchimia politica che non nasce da un’analisi sui reali conflitti di classe internazionali e nazionali, non prevede la lotta per il potere da parte del proletariato.
Si pensa di uscire dalla crisi di sovrapproduzione e dalle conseguenti dinamiche belliciste dell’imperialismo senza porre la questione di quale classe sociale possa risolvere una volta per tutte le contraddizioni generate dal capitalismo?
E’ evidente che a queste domande non possono rispondere, queste formazioni, visto che nel loro passato c’è il coinvolgimento, come classe sociale e come gruppi dirigenti, al golpe anticomunista iniziato con Occhetto, D’Alema, Ingrao, Veltroni, Fassino, Cossutta, prima alla Bolognina e poi con il XX Congresso di Rimini del 1991, che ha portato alla nascita del Pds-Ds-Pd e del Prc con relativi Pdci, Sel, Pcd’I, Pcl, Pc, Pci (senza i tre puntini), ecc..
I disastri fatti da questa sinistra residuale sono davanti agli occhi di chi vuol vedere. Hanno impedito, con la loro azione, al proletariato di avere una sua reale autonomia ideologica, politica e sociale.
Cosa hanno fatto quando sono stati nei governi o all’”opposizione“ in questi anni? Hanno passato il tempo a fare la stampella alle politiche antisociali del Pd, al massimo sospingendolo verso posizioni radical-massoniche alla Pannella.
Saluti comunisti