XV Consiglio Politico ALBA TCP nel Protocollo del Laguito Photo: Jose M. Correa
I Ministri delle Relazioni Estere dei paesi membri dell’ALBA-TCP condanniamo le aggressioni e le manipolazioni effettuate contro la fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela, così come gli inganni e le menzogne che minacciano la sua sovranità, indipendenza e stabilità, come quelle di tutta la regione.
di Granma
I Ministri delle Relazioni Estere dei paesi membri dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America – Trattato di Commercio dei Popoli, riuniti a l’Avana in occasione del suo XV Consiglio Politico:
I Ministri delle Relazioni Estere dei paesi membri dell’ALBA-TCP condanniamo le aggressioni e le manipolazioni effettuate contro la fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela, così come gli inganni e le menzogne che minacciano la sua sovranità, indipendenza e stabilità, come quelle di tutta la regione.
Condanniamo l’ingerenzista illegale e pro-imperialista condotta del segretario generale della OSA, così come i suoi tentativi per impedire l’esercizio del diritto sovrano della fraterna Venezuela alla democrazia partecipativa ratificata nella sua Costituzione Bolivariana, pienamente coerente con la Carta delle Nazioni Unite e il Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace.
Esigiamo dalla OSA, che si ritiene garante della democrazia nell’emisfero, una spiegazione sulla sua selettività politica per proteggere i colpi di Stato e la sovversione contro i governi progressisti e rivoluzionari eletti con il voto popolare, così come del suo silenzio sulle scomparse forzate e gli assassinii di giornalisti e dei leaders politici e sociali.
Reclamiamo la fine del silenzio complice della OSA di fronte alla costruzione del muro contro il Messico e Nuestra America e delle deportazioni di massa di migranti latinoamericani e caraibici che fuggono dalla miseria e l’insicurezza nei loro paesi, soprattutto le deportazioni che provocano rotture familiari e lasciano minorenni abbandonati.
Respingiamo i tentativi della OSA di resuscitare contro il Venezuela con false accuse di «Minaccia alla pace e alla stabilità collettiva» con criteri politicizzati e obliqui, i discorsi e le pratiche d’ingerenza che nel passato hanno condotto ad aggressioni, invasioni e occupazioni militari di paesi e a crudeli dittature nell’emisfero.
Sosteniamo la Rivoluzione Bolivariana che rivendica i diritti e la dignità di milioni di esseri umani dentro e fuori dalle sue frontiere e la ringraziamo per la sua generosa solidarietà e per i suoi sforzi a favore dell’unità e dell’integrazione della nostra regione, condividendo i suoi ideali di democrazia, giustizia sociale e d’appoggio agli oppressi, in qualsiasi parte del mondo.
Appoggiamo gli sforzi del Governo venezuelano per lo sviluppo e la prosperità della sua nazione con il concorso di tutti i settori della società, così come la sua volontà di condurre un dialogo ampio, inclusivo, costruttivo e rispettoso, senza ingerenze nè condizionamenti esterni, per cercare soluzioni ai principali problemi che colpiscono la vita dei suoi cittadini.
Riconosciamo i coraggiosi sforzi del governo del Presidente Nicolás Maduro Moros e i suoi sforzi personali per fomentare il dialogo nazionale e dissolvere le differenze.
Apprezziamo la capacità di resistenza del coraggioso popolo venezuelano e dell’unione civico militare, baluardi delle idee dell’emancipazione bolivariana.
Riaffermiamo che l’unità e gli sforzi uniti ci permetteranno d’affrontare in migliori condizioni le sfide di ogni indole che minacciano la regione.
È improrogabile lottare e difendere un’America Latina e i Caraibi uniti nella loro diversità, nella quale prevalgono il rispetto, le relazioni d’amicizia e cooperazione, coma stabilisce il Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace.
Riaffermiamo la nostra convinzione profonda che preservare l’indipendenza del Venezuela è preservare l’indipendenza, l’unità, la stabilità e lo sviluppo della regione.
È l’ora dell’unità, della pace e della speranza!
L’Avana – 10 aprile del 2017. ( Traduzione GM – Granma Int.)
11 aprile 2017