Potrebbe sembrare l’inizio di un libro di Asimov o di un film di fantascienza ma non lo è. A Menlo Park, nel quartier generale di Facebook un esperimento con i robot è andato storto, o cosi pare, dopo che due macchine – Alice e Bob – hanno iniziato a dialogare tra di loro con un linguaggio nuovo e non decifrabile.
I robot e il nuovo linguaggio: cosa è successo nell’esperimento
A Menlo Park, in California, è stato creato un team con lo scopo di condurre ricerche sull’AI (Intelligenza Artificiale). I ricercatori si stanno occupando di studiare i processi di comunicazione tra le macchine.
Durante l’esperimento però gli studiosi hanno assistito all’inaspettato. I robot infatti, dopo poche frasi avrebbero iniziato a comunicare con un codice linguistico differente, o meglio, non comprensibile per gli umani. Da quanto riportato direttamente dagli studiosi, non si è trattato di un’anomalia, bensì è probabile sia stata una scelta delle macchine per rendere più efficace la loro comunicazione.
La faccenda è spiegabile perché, come confermato dai ricercatori, i robot non erano stati programmati per parlare solo in inglese. Per risolvere la situazione i ricercatori hanno fatto qualche modifica e i due programmi hanno smesso di usare il loro nuovo linguaggio.
Il dialogo nella “neolingua” dei robot Alice e Bob
La vicenda, che in pochissimo tempo ha fatto il giro del mondo, ha preoccupato alcuni e stimolato altri, dividendo le opinioni sul futuro della robotica. Da un lato infatti c’è chi manifesta la preoccupazione che le intelligenze artificiali possano superare quella umana e conquistare il potere. Dall’altro lato invece, c’è chi legge in questa “anomalia” una possibile svolta futura degli esperimenti sull’AI.
La reazione di Facebook
I ricercatori di Facebook hanno dichiarato che l’esperimento è stato bloccato non perché fuori controllo, ma perché ritenuto poco interessante, ma la ricerca di Zuckerberg sulla comunicazione tra robot comunque va avanti, con la costante di non lasciare nemmeno ai robot la possibilità di esprimersi senza farsi comprendere e, quindi, spiare da altri.
Lo staff di iskrae