Rimanda accuse di errori di valutazione politica (leggi post sotto) Matteo Salvini al Pontefice Papa Francesco sul problema dello ius soli come fossimo in una gara tra chi è più cattolico dell’altro.
Noi vogliamo semplicemente ricordare quanto scriveva il venticinquenne Antonio Gramsci nella rubrica “Sotto la Mole” dell’edizione torinese dell’«Avanti!», il 4 marzo 1916:
«La religione è un bisogno dello spirito. Gli uomini si sentono spesso così sperduti nella vastità del mondo, si sentono così spesso sballottati da forze che non conoscono, il complesso delle energie storiche così raffinato e sottile sfugge talmente al senso comune, che nei momenti supremi solo chi ha sostituito alla religione qualche altra forza morale riesce a salvarsi dallo sfacelo».
Scriveva sempre sulla questione cattolica “Sotto la Mole”, il 22 maggio 1916, in Audacia e fede:
“Religione nel senso che è anch’esso una fede, che ha i suoi mistici e i suoi pratici; religione, perché ha sostituito nelle coscienze al Dio trascendentale dei cattolici la fiducia nell’uomo e nelle sue energie migliori come unica realtà spirituale. Il nostro evangelo è la filosofia moderna, cari amici del Savonarola, quella che fa a meno dell’ipotesi di Dio nella visione dell’universo, quella che solo nella storia pone le sue fondamenta, nella storia, di cui noi siamo le creature per il passato e i creatori per l’avvenire. E i nostri maestri hanno volgarizzata questa filosofia, l’hanno assunta come guida dei nostri destini, e ci hanno insegnato con logica ferma che il popolo, di cui tanto parlate voi, è un’astrazione sociologica, che la carità vuol dire elemosina, e non si fa elemosina ai forti, ai conquistatori, che l’amore e la fratellanza devono solo significare solidarietà di classe, se vogliono essere fecondi di risultati. Perché i socialisti, il proletariato non sono degli infelici, dei mendichi, degli spiantati, come immagina la fantasia democratica cristiana. Sono degli audaci lavoratori di un nuovo edificio sociale, di una nuova civiltà, che non domandano aiuto e pietà a nessuno, perché hanno la certezza di vincere con le sole loro energie. Non è una dottrina di schiavi in rivolta la nostra, è una dottrina di dominatori che nella fatica quotidiana preparano le armi per il dominio del mondo.”
Gramsci, gran conoscitore delle dinamiche culturali cattoliche, sapeva benissimo come non cadere dalla padella alla brace tanto da sostenere, il 15 aprile 1916, in Gli specialisti della moralità:
“Per chi è convinto che tutti i problemi dello spirito si risolvano nella storia, ciò è elementare. La morale è la scienza dei costumi; i suoi principî astratti sono uguali per tutti, cattolici o pagani, socialisti o clericali; e che ognuno debba operare come vorrebbe che nello stesso caso operassero tutti gli altri uomini, è massima universale. Ma non perciò quando nella pratica il cattolico opera da cattolico e il socialista da socialista, l’uno e l’altro sono immorali, purché le loro intenzioni siano sincere ed oneste. E che ognuno di essi cerchi di convincere gli altri delle sue verità è altrettanto morale e doveroso. […] Convinti di essere gli unici depositari della verità, vogliono che lo Stato dia a questa convinzione una forma coattiva, e si agitano e mettono in moto influenze politiche per ottenere uno scopo che non ha affatto carattere politico. La violenza può essere il metodo buono per dirimere le vertenze fra classe e classe e purtroppo anche fra Stato e Stato, ma non lo è certamente per dirimere quelle fra uomo e uomo e tra moralità e moralità.”
Che dire ancora?
MOWA
Migranti, lite tra il Papa e Salvini sullo Ius soli
Il Pontefice ha parlato in occasione della Giornata Mondiale del Migrante ribadendo la necessità di riconoscere la nazionalità a tutti i bambini. Piccato il leader del Carroccio: «Se il Papa lo vuole faccia lo Ius Soli in Vaticano».
Polemica a distanza tra il Papa e il leader della Lega Matteo Salvini. E il terreno di scontro è sempre lo stesso: lo Ius soli. Francesco ha lanciato un appello contenuto nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (2018). Occorre «rispondere alle numerose sfide poste dalle migrazioni contemporanee con generosità, alacrità, saggezza e lungimiranza, ciascuno secondo le proprie possibilità».
«SERVONO CORRIDOI UMANITARI». Accogliere i migranti, ha detto ancora il papa, significa offrire loro «più ampie vie di ingresso sicuro e legale nei paesi di destinazione», per esempio attraverso «corridoi umanitari», e «una prima sistemazione adeguata e decorosa». Per Francesco occorre anche «un impegno concreto affinché sia incrementata e semplificata la concessione di visti umanitari e per il ricongiungimento familiare». «Sarebbe opportuno, inoltre, prevedere visti temporanei speciali per le persone che scappano dai conflitti nei paesi confinanti. Non sono una idonea soluzione le espulsioni collettive e arbitrarie di migranti e rifugiati, soprattutto quando esse vengono eseguite verso paesi che non possono garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali», si legge ancora nel suo messaggio.
«SERVE NAZIONALITA’ CERTA PER I BIMBI». Ma il passaggio che più di tutti ha scatenato le ire della Lega riguarda le nuove politiche di accoglienza e cittadinanza. «Nel rispetto del diritto universale ad una nazionalità, questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita. La apolidia in cui talvolta vengono a trovarsi migranti e rifugiati può essere facilmente evitata attraverso una legislazione sulla cittadinanza conforme ai principi fondamentali del diritto internazionale».
SALVINI: «SIA IL VATICANO A CONCEDERE LO IUS SOLI». La risposta di Salvini è arrivata via Facebook e ha attaccato direttamente il Pontefice. «Papa Francesco: ” Sì allo IUS SOLI”. Se lo vuole applicare nel suo Stato, il Vaticano, faccia pure. Ma da cattolico non penso che l’Italia possa accogliere e mantenere tutto il mondo. A Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare. Amen».