La candidatura di Bradley Manning al Nobel per la pace è stata ufficialmente inoltrata al Comitato che si occupa di decretare il vincitore del premio. Tutto è nato da una petizione firmata da oltre 103.000 persone.
di cienfuegos1983
Sono oltre 103.000 le firme raccolte con la petizione lanciata da RootsAction, un sito che si occupa di diritti e libertà civili, per candidare come vincitore al premio Nobel per la pace l’ex soldato americano Bradley Manning, attualmente sotto processo in un tribunale militare. La petizione per sostenere il soldato accusato dalle autorità americane di aver svelato i programmi segreti dell’esercito americano in Iraq e in Afghanistan a WikiLeaks ha avuto un successo straordinario e ora è arrivata sul tavolo degli organizzatori in Norvegia. Il soldato 25enne, ritenuto colpevole di 20 capi d’accusa su 22, rischia ora una condanna a 90 anni di prigione. La sentenza la si aspetta per la fine di questo mese, e secondo il giornalista Norman Solomon premiandolo si metterebbe in luce l’importanza del ruolo delle “talpe” nel promuovere la pace e la democrazia. Il conferimento del premio del 2013 è prevista per l’11 ottobre prossimo a Oslo, in Norvegia, dove nel 2009 venne premiato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Ma la corsa di Manning è prevista per il 2014, visto che le candidature devono essere presentate entro febbraio dell’anno in corso. Non è la prima volta che viene proposto per la vittoria finale un nemico dichiarato degli Stati Uniti, basti pensare che di recente un professore di sociologia svedese, Stefan Svallfors, ha persino avanzato la candidatura di Edward Snowden, l’informatico che ha rivelato al mondo i piani segreti di controllo della National Security Agency (Nsa). Sempre per il 2014 l’Union Populaire Républicaine, un partito politico francese, ha chiesto ai membri della commiione di valutare la doppia candidatura del guru di WikiLeaks – Julian Assange, già più volte proposto per l’onorificenza – insieme a Edward Snowden.