Applicare la Costituzione è un dovere di ogni cittadino perbene, soprattutto, quando si tratta di difendere la libertà di tutti dalla cultura di morte nazi-fascista.
MOWA
La provocazione del docente di Carrara. Depositato oggi in procura l’esposto per apologia del fascismo e vilipendio della bandiera
di DONATELLA ALFONSO
Apologia del fascismo e vilipendio alla bandiera. Sono queste le ipotesi di reato contenute nell’esposto che l’associazione ligure “Fischia il vento”, con sede a Albenga, e l’Anpi di Carrara, hanno consegnato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Massa dopo la sconcertante iniziativa di Manfredo Bianchi, l’ingegnere e docente all’istituto tecnico Zaccagna di Carrara che qualche settimana fa, si è fatto fotografare sulla vetta del Monte Sagro dove si trova il sacrario che ricorda l’eccidio di Vinca – 173 civili del paesino ai piedi del monte, ma anche di Equi e Monzone, in gran parte donne e bambini uccisi dai nazifascisti tra il 24 e il 27 agosto del 1944 – ammainando la bandiera italiana per issare il vessillo della Repubblica di Salò, postando subito dopo la foto su Facebook.
Un’iniziativa che aveva suscitato subito indignazione e proteste a Carrara, città decorata con la medaglia d’oro al merito civile per il contributo alla Resistenza, mentre Bianchi, candidato per Fratelli d’Italia alle ultime amministrative e già coordinatore di An, difendeva le sue idee come diritto ad esprimere le proprie opinioni, trovando anche il sostegno di FdI e altri esponenti del centrodestra.
La notizia ha fatto il giro d’Italia e ad Albenga l’Associazione Fischia il vento, che fa riferimento alla canzone scritta dal comandante partigiano imperiese Felice Cascione, ha deciso di mettersi in contatto con Alessandro Conti, il presidente dell’Anpi di Carrara che già aveva condannato duramente l’iniziativa di Manfredo Bianchi con la richiesta anche di sollevare il professore dal suo incarico scolastico vista l’apologia di fascismo fatta e rivendicata con l’iniziativa e sul monte Sagro.
“Noi pensiamo che reagire con la forza tranquilla della legalità sia compito di chi ha il dovere di mantenere viva una memoria, sopratutto quando simili indegnità arrivano nelle nostre case, in ogni casa grazie alla capillarità della rete: ecco perché un fatto avvenuto relativamente lontano da noi ci riguarda” spiega Giuliano Arnaldi, presidente dell’associazione ligure, che con il patrocinio dell’avvocato albenganese Andrea Marmentini ha presentato insieme a Conti l’esposto anche al Prefetto di Massa e agli uffici della Direzione scolastica. “La scelta del giorno non è casuale: noi celebriamo l’8 settembre come giorno dell’inizio della rinascita dell’Italia – dice ancora Arnaldi – le migliaia di italiani che in quel giorno del ’43 scelsero la libertà e i monti hanno riscattato la vergogna di vent’anni di dittatura”.
L’iniziativa di Manfredo Bianchi, oltre alle proteste di Anpi, Aned, partiti e associazioni, ha sollevato la reazione di condanna da parte del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e la decisione, annunciata dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli di inviare all’istituto Zaccagna gli ispettori del Miur, mentre il sindaco di Fivizzano, nel cui territorio ricade Vinca, ha chiesto a sua volta l’allontanamento dell’insegnante. Ma va registrata anche una iniziativa “riparatrice” con l’abituale messa celebrata dal parroco del Duomo di Carrara, don Raffaello Piagentini, che al termine della partecipata celebrazione sulla cima del Sagro, domenica 27 agosto, ha intonato “BellaCiao”, seguito da tutti i partecipanti al pellegrinaggio al sacrario.
A Fischia il Vento è intanto arrivato il sostegno mediatico di Jimmy Ghione, inviato di Striscia la Notizia – figlio e nipote di partigiani – che il 2 giugno scorso insieme ad Antonio Ricci, membro onorario dell’Associazione, ha partecipato al tradizionale pellegrinaggio laico dell’associazione in nome della Costituzione sulle alture dell’albenganese.
08 settembre 2017