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La legge ucraina sull’educazione prevede l’insegnamento della sola lingua ucraina a partire dal 2020. Lo riporta il quotidiano francese Le Monde.
La questione della lingua in Ucraina è all’origine di una crisi senza precedenti tra Kiev e molti dei suoi vicini europei. A scatenarla è stata la nuova legge sull’educazione, adottata dal parlamento ucraino il 5 settembre e firmata dal presidente Petro Poroshenko il 26 settembre, in cui la lingua è la parte più sensibile.
In base a questa legge, le scuole ucraine dal 2020 dovranno insegnare esclusivamente la lingua nazionale, ovvero l’ucraino, mentre la legge attuale permette ai bambini appartenenti alle minoranze nazionali di affrontare l’intero corso di studi nella propria lingua. Sarà consentito l’insegnamento nelle lingue dei paesi dell’Unione Europea, in modo da escludere l’insegnamento in lingua russa.
Secondo Kiev, l’attuale sistema di istruzione impedisce a molti studenti di accedere all’istruzione superiore, in quanto il loro livello di conoscenza della lingua ucraina è troppo debole per superare gli esami. Per il ministro dell’istruzione Lilia Grinevich, la legge è stata approvata “per i bambini di cittadini ucraini, in modo che abbiano pari opportunità e diritti. E anche nell’interesse dello stato ucraino.”
La nuova legge ha provocato aspre critiche non solo in Russia, ma anche nei paesi europei. I ministri degli Esteri di Bulgaria, Grecia, Romania e Ungheria — i paesi con le minoranze nazionali sul territorio ucraino — hanno inviato una lettera di protesta al loro omologo ucraino Pavlo Klimkin, così come al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland e all’Alto Commissario OSCE per le minoranze nazionali, Lamberto Zannier. Anche la Moldavia ha espresso il suo malcontento.
Il presidente romeno Klaus Johannis il 21 settembre ha annunciato la cancellazione della sua visita in Ucraina per lanciare un “segnale forte” a Kiev.
La risposta dell’Ungheria è stata ancora più dura: Budapest, ancor prima che Poroshenko firmasse la legge, ha dichiarato che l’Ucraina ha pugnalato alle spalle l’Ungheria, e ha definito “vergognosa” la nuova legge ucraina. Il ministro degli Esteri ungherese Peter Siyyarto ha anche avvertito che il suo paese non sosterrà più l’iniziativa dell’Ucraina nelle organizzazioni internazionali, e bloccherà il tentativo di avvicinarsi all’Unione Europea.
28.09.2017