IL 22 ottobre si voterà il cosiddetto REFERENDUM per L’AUTONOMIA.
Voluto fortemente dal presidente della regione Lombardia e dal suo partito.
Sento troppa gente ignorare di cosa si tratta oppure che parla per slogan.
Non c’è nulla di peggio.
Bisogna comprendere per poter scegliere.
Vi dico la mia, perchè sono fortemente indignato.
Innanzittutto rivendico la scelta di non andare a votare.
Ho sempre considerato il voto un diritto/dovere irrinunciabile.
Dovrebbe essere la festa della democrazia.
Ma quando scopri che qualcuno vuole carpire la tua buona fede, il non recarsi al seggio diventa un obbligo morale.
Io mi reco al seggio, perchè voglio poter decidere, voglio contare.
Se mi proponi invece un referendum inutile e farlocco, io non ci sto.
Mi sento preso in giro ed il miglior modo per dimostrarti che non sono un allocco, è quello di snobbarti.
Non vengo a votare.
E se il tuo referendum ha percentuali infime di votanti, è perchè non interessa e la gente non è disposta a perdere tempo.
Questo referendum non ha alcun potere decisionale e non prevede quorum.
Che rilevanza potrà mai avere una simile consultazione?
Qualche leghista ci tenta, ma corre il rischio di fare figure barbine.
Evitiamo, per favore, confronti con il referendum in Catalonia o ancor meglio la Brexit.
Sono altro ed è bene ribadirlo.
In compenso ci costerà 50 milioni di euro.
Per pura strumentalità politica.
A Maroni interessa realizzare un enorme spottone che dia lustro alla Lega ed ai suoi alleati, in vista delle prossime elezioni politiche.
Peccato che questa propaganda avvenga a carico di tutti i contribuenti lombardi.
Peccato che tutti quei soldi non siano andati a finanziare settori molto importanti ed in sofferenza, quali sanità e welfare.
Peccato soprattutto che troppi elettori neppure lo sappiano.
Maroni sta carpendo la buona fede di molti, senza alcuna remora.
Perchè un referendum inutile?
Perchè ad esempio cita il residuo fiscale.
Il residuo fiscale è la differenza tra le tasse pagate dai lombardi allo Stato e quanto lo stesso restituisce al territorio.
la Lombardia vanterebbe un credito di 54 miliardi di euro.
Quale lombardo non direbbe SI a poter disporre di maggiori risorse?
Peccato che tutto ciò sia di esclusiva competenza dello Stato e la Costituzione vieti di trattenere i tributi riscossi nel territorio regionale.
Lo ha ribadito anche la Consulta nel 2015.
Se è così, cosa me lo chiedi a fare?
Maroni ci prende in giro.
Un’altra bugia di questo referendum?
Maroni vuole far credere, che una forte vittoria dei SI darebbe forza ad una trattativa con il Governo per avere più autonomia.
Una trattativa che è già prevista dall’articolo 116 della Costituzione e che non ha bisogno di alcun permesso popolare per essere attuata.
E’ compito esclusivo del consiglio regionale prendere la decisione e chiedere conto al governo.
Perchè il “governatore” Maroni non l’ha fatto finora?
L’ultimo tentativo venne fatto da Formigoni nel 2007.
Maroni governa dal 2013 e nessuna trattativa è stata avviata. Perchè?
Questo referendum oltre che inutile, è anche un grande inganno.
Berlusconi si è accodato ed anche Fratelli d’Italia sostiene il SI, nonostante la sua segretaria Meloni abbia espresso forti perplessità.
Prove politiche dell’alleanza del centrodestra.
Tutto ciò ha un senso.
Ciò che invece mi inquieta è la scelta dei suoi avversari politici.
I 5stelle hanno dato indicazione di votare SI. Da brividi…..
Il PD, all’inizio contrario, ha poi optato per il SI, sostenendo che sarebbe un errore concedere la scontata vittoria dei SI solo al centrodestra.
E allora…voterà allo stesso modo anche il PD ed i 5stelle, così la vittoria dei SI sarà di tutti(!?!)
Siamo ormai alla follia e non può essere che il calcolo politico possa trasformare la merda in cioccolato.
Se è merda rimane merda.
Se è cioccolato rimane cioccolato.
Ecco perchè, per coerenza e perchè ho ben chiaro la strumentalità politica dell’operazione, non andrò a votare.
E spero che molti elettori seguano la mia stessa strada, per ridicolizzare questi opportunisti.
Voglio sottolineare che tutti loro hanno la grave responsabilità di svilire uno strumento così importante di democrazia.
Sostenere con mille giustificazioni, un referendum inutile e così costoso, li rende colpevoli, senza scusanti.
Mi auguro che molti elettori, meno ingenui e più informati, li punisca nel migliore dei modi.
Una bassa percentuale di votanti sarebbe la più severa delle lezioni.
E se vince il buonsenso, perdono queste tristi figure della politica italiana.
DANILO TOSARELLI MILANO