La Cgil di Parma chiede di opporsi agli evento delle “camicie nere della rivoluzione” in un territorio ricco di storia partigiana
di Mario Robusti
PARMA – Si leggono parole di preoccupazione e sdegno nel comunicato della Cgil di Parma, che chiede di fermare l’imminente svolgimento del “Revolution Party” dell’associazione Casapound e del gruppo Pietranera53. “La Cgil della zona di Fidenza-Salso e l’Anpi di Salsomaggiore Terme apprendono dal web dell’imminente svolgimento di un presunto “Revolution Party” – scrive in una nota il sindacato – organizzato da CasaPound Parma nel sedicente “avamposto non conforme” di Pietranera 53, nel territorio comunale di Pellegrino Parmense”. La zona montana di Pellegrino è una comunità decorata al valore militare per il tributo di sangue offerto alla Resistenza partigiana. E’ stata sede del comando della 31° brigata Garibaldi e di una infermeria partigiana. Nel gennaio 1945 la comunità è stata colpita da un rastrellamento da parte dei nazi-fascisti e numerosi distaccamenti partigiani hanno combattuto per tenere aperta la strada ai mezzi alleati.
“Non è dato sapere se l’iniziativa rivesta carattere pubblico oppure, come appare dopo alcune prime verifiche, privato. Ma questo non modifica di una virgola il senso di orrore che si prova nel sapere “occupato” da queste novelle “camicie nere della rivoluzione” un territorio che ogni poche centinaia di metri vede collocato un cippo a ricordo dei numerosi partigiani e civili patrioti caduti per la Liberazione, molti dei quali nemmeno ventenni. Cgil e Anpi auspicano che il loro sdegno sia condiviso da tutto il consorzio civile e che le preposte autorità facciano piena luce sulla legittimità della provocatoria iniziativa”.
29 agosto 2013