Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.
di Domenico Marino
In un anelito di democraticità pittoresco quanto pacchiano e improbabile persone di sinistra gridano al complotto perpetrato dalle istituzioni contro un eventuale governo che avrebbe messo l’economia in mano alla Lega, un partito razzista e piccolo borghese, il partito più a destra che siede in parlamento.
Ma voi piccola gente, che non si reputa né di destra né di sinistra ma poi pensa a destra, avete idea di cosa sia la Flat Tax, la tassa a favore dei ricchissimi contro i poverissimi, del Nord grasso e arraffone contro il Sud povero e depredato?
Avete idea di come si finanzia lo stato sociale, sanità e scuola pubblica su tutti?
Avete idea di cosa significhi uscire dall’euro, senza una politica contro il debito e contro le banche a favore dei piccoli risparmiatori e dei lavoratori. Ma avete idea di chi sia Savona?
Parlate di “Impeachment” ma la nostra Costituzione non parla fortunatamente americano. L’avete mai letta integralmente?
O date fiato alla bocca come date fiato al deretano che strombazza dopo una pesante fagiolata?
Io non sto con Mattarella, ci mancherebbe, io non sto con la borghesia tutta; men che meno con dei cialtroni che in tre mesi hanno litigato come bambini dimostrando la loro iniquità e impreparatezza.
Io non sono per questo o per quello, io non prendo parte a schieramenti che in un modo o nell’altro si presuppongono di affamare la povera gente, io non tifo per i gialloverdi, bianconeri o neroazzurri che siano.
Sono comunque contento che un governo di destra non abbia preso forma..
IO SONO COMUNISTA!
Non una zucca parlante da Social. Antifascista e Antileghista sempre!
1 Comment
Marco V., il 30 magggio, ci scrive:
Buonasera,
stare con la Lega ? Ci mancherebbe e, però, il Presidente della Repubblica si è rivelato il problema più grosso e certo molto ma molto più grave e non solo per l’evidente forzatura costituzionale senza, peraltro, essere il capo dello Stato di una Repubblica presidenziale…
Il Presidente Mattarella ha offerto un precedente devastante, perché – e prescindiamo per un attimo dal nome di Paolo Savona e di ciò che rappresenta e potrebbe rappresentare – porre il veto sulla designazione di un Ministro dell’Economia rappresentativo – piaccia o non piaccia – di una maggioranza parlamentare mettendo in campo l’attuale armamentario dei “poteri forti”, del mercato, dello spread, ecc… significa lanciare un messaggio devastante.
Significa far intendere agli italiani che il loro voto non conta nulla di fronte ai santuari dell’economia e della finanza…
Immaginiamo per un attimo se al posto del binomio leghisti/pentastellati ci fosse una compagine di sinistra – sinistra, quella che si batte concretamente per il welfare, per la sanità , l’istruzione, lo stato sociale, ecc… e il Presidente trovasse un escamotage per impedire agli interessati di amministrare il paese, come la pensereste ?
Non credo sia una domanda da poco…
Inoltre un atteggiamento del genere, assunto in contemporanea con taluni commenti tedeschi e francesi francamente irricevibili, alla fine “giustifica” le reazioni dei “gialloverdi” che, anzi, possono ben lamentarsi del fatto di non aver potuto governare per l’ingerenza straniera e dei poteri forti. L’inevitabile rischio è che lo spazio politico venga “colonizzato” da queste forze politiche e forse non è esagerato affermare che da parte loro si possa raggiungere e superare il 70 per cento dei consensi… Mi sembra che tutto questo possa essere compreso da un bambino…
Viceversa Lega e Cinque Stelle al governo avrebbero dovuto fare i conti anche con la contradditorietà e l’incongruenza di certe scelte e opzioni politiche e, nel giro di qualche mese, avremmo assistito ad un’erosione del loro consenso…
E non dimentichiamoci che, nel quadro politico attuale, al di fuori dei “gialloverdi” c’è chi è stato causa dei disastri a cui è andato incontro il nostro paese: Berlusconi e i berlusconiani e i pidini, ossia una famiglia politico – elettorale che definire “sinistra” è veramente un segno della miseria di questi tempi.
Il problema delle sinistre – comuniste o non comuniste – è quello di riappropriarsi di uno spazio di agibilità politica che dovrebbe far parte della sua tradizione. Così non stato se le piazze hanno sostanzialmente voltato loro le spalle e si sono rivolte ai movimenti più o meno “populisti” o fascisteggianti. Quando si spendono quasi tutte le parole per problemi come il matrimonio gay o i diritti delle donne e non rimane alcun margine per un discorso in ambito sociale, forse c’è qualcosa che non va… Ovviamente con tutto il rispetto per le rivendicazioni dei diritti in generale…
Oggi il problema fondamentale è quello di ritrovarsi in una società classista, con grandi disuguaglianze e situazioni di estrema iniquità, mentre quegli strati di cittadinanza meno abbienti e più esposti sono rimasti sprovvisti di qualsiasi rappresentatività di autentiche istanze sociali.
Prima dell’essere e dichiararsi “comunisti” c’è la necessità di abbracciare autenticamente il popolo e di lottare per il miglioramento delle sue condizioni…
Che fare ?
Marco V