La legge, se applicata con coscienza, può dare ottimi risultati.
Infatti, il leghista Borghezio ha avuto quello che si meritava rispetto all’atteggiamento baldanzoso che osava insultare diverse persone negli anni precedenti senza avere conseguenze giudiziarie… Ma c’è sempre un però. Quel però, questa volta, ha bussato alla porta di casa del parlamentare chiedendo conto del suo comportamento ingiustificato e fuori dalle righe della legge e della Costituzione, arrivando a condannarlo per diffamazione e odio razziale. Borghezio, ora, ridicolmente, chiede una mano a vendere la casa per sostenere le spese processuali.
Si potrebbe dire, perafrasando una celebre canzone di Enzo Jannacci, che la Costituzione (se osservata) “la g’ha na forsa de leun“.
Ci aspettiamo, ora, che la legge raggiunga tutti gli altri che non onorano la Costituzione…
MOWA
Borghezio: «vendo casa, devo dare 58mila euro alla Kyenge»
«Sto cercando qualcuno che mi compri casa perché devo tirar fuori questi 58 mila euro, ormai diventati definitivi. Li devo dare alla signora Kyenge e ai suoi avvocati». L’europarlamentare leghista Mario Borghezio ha raccontato dell’ultima condanna subita per diffamazione e odio razziale nei confronti dell’ex ministro Cecile Kyenge. «In parte – racconta Borghezio – glieli ho già dati, perché altrimenti mi pignoravano i mobili. Ne ho già versati 28 mila».
A proposito della proposta di Matteo Salvini di tagliare 5 miliardi i fondi destinati all’accoglienza, l’eurodeputato risponde: «mi sembra il minimo. Gli immigrati che dormono per strada possono andare nelle sedi del Pd che a differenza di noi è per l’accoglienza. Oppure nelle case di quelli di Liberi e Uguali, lì c’è tutta una bella genoria di persone portate molto più di noi per l’accoglienza. Ma non a spese del popolo italiano».
6 giugno 2018
Fonte: Dagospia