Riceviamo il contributo per la pubblicazione.
Lo staff di iskrae.eu
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Salvini è in perenne campagna elettorale.
Da quando è al governo ha moltiplicato i suoi comizi e le sue apparizioni da segretario della Lega.
Salvini ha percepito che questo è il suo momento magico ed ha deciso di sfruttarlo sino in fondo.
Una sorta di “partito di lotta e di governo” che sta ottenendo grandi consensi.
E questi consensi aumentano a discapito innanzittutto del suo alleato di governo, il Movimento 5 Stelle (M5S).
Inutile sottolineare, quanto questa alleanza risulterà nel tempo, una creatura malata.
Nel M5S esistono pulsioni ed aspettative molto diverse da quelle della Lega.
Il popolo leghista ha una compattezza che non è paragonabile a quella del popolo 5 Stelle, che ha una composizione molto variegata.
Di Maio e Conte devono fare i conti con un Salvini scatenato e straffottente, che poco si cura di convenire le sue uscite pubbliche.
Un esempio è quello del censimento dei Rom, che ha creato nel presidente del consiglio Giuseppe Conte, un forte disagio.
A tal punto da doverlo smentire pubblicamente, sostenendo che tutto ciò è anticostituzionale.
Vi dice nulla il “decreto dignità”?
E’ uno dei primi atti annunciati da Di Maio Ministro del lavoro.
Riguarda le condizioni dei famosi RIDERS, ai quali Di Maio aveva promesso la trasformazione da lavoratori autonomi a lavoratori dipendenti.
Ebbene, tutto è stato frenato per l’intervento della Lega che evidentemente non voleva inimicarsi giganti come Deliveroo, Foodora….
Il decreto legge si è trasformato in un blando tavolo di trattativa con i sindacati.
Una delle bandiere del M5S è stata stoppata per volontà di Salvini.
Ma gli episodi sono anche altri e credo proseguiranno nel tempo, incrementando il malumore già presente in parte del popolo 5 stelle.
Di Maio sta diventando il gregario di Salvini?
Vi siete mai accorti che sul bavero della giacca di Salvini è sempre presente la spilletta dell’Alberto da Giussano?
Quella spilla risale al 1987, primo anno in cui la Lega partecipò alle elezioni politiche.
E’ il simbolo forte della Lega, è il simbolo storico della continuità di quel partito, nonostante i tanti cambiamenti ideologici.
Un messaggio ed una simbologia che rafforza il legame di Salvini con il suo popolo.
Un popolo che gli è rimasto fedele e continua a crescere, nonostante Salvini non citi più la mitica Padania.
Quella spilla ha un senso nella veste di segretario della Lega, ma diventa inaccettabile quando sei il Ministro degli Interni.
E’ scandaloso che Salvini indossi quella spilla anche durante incontri ufficiali e conferenze stampa, dove lui è un Ministro della Repubblica.
In quel momento non sei uomo di parte, ma sei il ministro di tutti gli italiani e in quella veste, l’Alberto da Giussano lo lasci a casa…..
Probabilmente molti di voi non l’avranno notato, ma questo particolare è rilevante e ribadisce un messaggio.
Sono convinto che Salvini non voglia rinunciare a questo suo ruolo esclusivo di “salvatore della patria”.
E probabilmente ha già messo in conto che questa alleanza con il M5S, potrebbe vacillare, ma a lui interessa relativamente.
O questa alleanza accetta di avere in Salvini il vero leader oppure credo durerà poco.
Salvini e’ sempre in campagna elettorale e non trascura neppure i selfie per dare lustro alla sua immagine.
Salvini è consapevole che stanno aumentando vertiginosamente i suoi consensi, anche perchè i media ne amplificano ogni mossa.
Le sue apparizioni televisive sono ormai di routine e sale il grado di ossequiosità percepibile tra i presentatori.
Queste condizioni gli consentono di alzare la voce ed esercitare forti pressioni sul governo.
Il M5S si trova in forti difficoltà, perchè sente la responsabilità di rendere credibile agli occhi degli italiani questa alleanza di governo.
Ma nello stesso tempo, l’immagine forte ed attrattiva di Salvini lo rende agli occhi degli italiani, subalterno.
Non è un caso che mentre Salvini sale, il M5S sta cercando di arginare una evidente caduta di consensi.
Quale la via d’uscita possibile?
Purtroppo vi è oggi l’assenza di un’alternativa credibile, perchè il Pd di Renzi si trova in una crisi di rappresentanza evidente e forse irreversibile.
E i vari cespugli alla sinistra del PD non hanno oggi la forza di poter condizionare un quadro politico fortemente polarizzato.
Salvini conosce bene tutto ciò e ne approfitta per condizionare e tenere alla briglia il M5S.
Nella peggiore o migliore delle ipotesi, il riaffacciarsi di elezioni che vedrebbero un Salvini trionfante, leader indiscusso del centrodestra.
Credo che la situazione sia fortemente compromessa ed attribuisco al PD di Renzi gravi responsabilità.
Non mi stancherò mai di sostenere che dove è assente la sinistra crescono gli altri e Salvini sta riempendo questi vuoti.
Peccato che lui li riempia a modo suo, accarezzando con sapienza la pancia degli italiani.
Immigrazione, rom e sicurezza sono i suoi cavalli di battaglia.
La sinistra ha sempre trascurato colpevolmente di dare le sue risposte che non fossero un “tira a campà” ed i risultati si vedono.
Nel paese crescono pericolosamente forme di intolleranza verso qualunque diversità.
E ciò che più mi preoccupa, è l’affacciarsi nei discorsi della gente comune, l’idea che Salvini risolverà ogni problema.
Una mitizzazione che prende sempre più corpo ed inizia a diventare un sentire comune, la “necessità dell’uomo forte”.
Salvini ha molti scheletri nell’armadio e sarà bene riprendere quella sana controinformazione che molto può fare.
Lo stesso M5S ne ha da raccontare in merito, basta guardare qualche video di poco tempo fa del buon Di Battista per rendersene conto.
Ma visto che adesso il M5S ci governa con Salvini, sarà bene che qualcun altro rinfreschi la memoria agli italiani….
E nel frattempo, invito la sinistra tutta, ad iniziare a dare le sue risposte sulle tante questioni che Salvini sbandiera ogni giorno.
Senza cercare scorciatoie e senza ricadere in un buonismo che ha senso solo se fortemente supportate da proposte concrete.
E se tutto ciò significa iniziare una profonda autocritica sugli errori del passato, si abbia il coraggio di iniziare.
E di riprendere con grande umiltà a relazionarsi con il nostro popolo, oggi più che mai smarrito e deluso.
Sarà un lavoro lungo, perchè recuperare la credibilità persa non sarà facile, ma sarebbe peggio rassegnarsi.
Se non si avrà il coraggio di ricominciare su basi nuove, la sinistra correrà il rischio di scomparire persino da wikipedia….
DANILO TOSARELLI – MILANO