di MOWA
La scorsa settimana, in “gran segreto”, a Roma, si sono riuniti i membri di uno degli organismi più temuti al mondo: il Bilderberg. (1)
Uno dei think tanks mondiali che decidono ed impongono le proprie “regole del gioco” ai vari paesi stabilendo come devono andare le sorti di milioni di persone.
E, tali “regole del gioco” sono semplicissime: far vincere il ricco e far perdere il povero.
Tra i partecipanti alla riunione del suddetto Bilderberg non ci sono, ovviamente, solo persone ricchissime ma anche, quelle che hanno l’ambizione a raggiungere tale “successo” e, quindi: ministri (come, ad es., Monti e la Fornero) e sindaci (come, ad es., Gianni Alemanno)…inoltre una pletora di giornalisti, inseriti sia a destra che a sinistra, hanno la funzione di propalare le notizie favorendo le idee di tale organismo.
Questi centurioni dell’informazione, a farci caso, sono sempre onnipresenti sia sugli schermi televisivi che sulla carta stampata e, oltre a “fare quadrato” tra di loro, si autopromuovono, nel suddetto organismo, sostenendone le tesi.
Ma facciamo una riflessione sui Ministri di questa Repubblica italiana, ministri che hanno giurato fedeltà allo Stato ed alle leggi del paese ma che partecipano al Bilderberg senza spiegare a che titolo lo abbiano fatto e lo fanno e, soprattutto, perché durante la trasmissione “Servizio Pubblico”, del 15 novembre 2012, (2) alle domande della giornalista Giulia Innocenzi si sono mostrati ostili e, forse, addirittura menzonieri.
Questo comportamento è stato poco chiaro e, in questo modo, costoro si sono dimostrati rei e mentitori nei confronti del paese.
Forse, possiamo ipotizzare che si vergognino di ammettere che ci stanno raccontando “frottole” per farsi belli in quell’esclusivo salotto ed ha fatto bene l’avvocatessa Paola Musu a denunciarli per reati contro la Costituzione. (3)
Quindi, queste persone, hanno glissato i giornalisti (quelli veri che fanno il loro mestiere) piuttosto che raccontare una scomoda, scomodissima ed ingombrante, verità.
Vorremmo, invece, chiedere al sindaco di Roma, che ha un passato burrascoso nella destra degli anni caldi e delle stragi (del secolo scorso), come riesca a conciliare la sua essenza politica, “quintessenza” secondo la filosofia che gli appartiene, con il Bilderberg visto che la sua (ex?) fazione politica l’ha sempre considerato un nemico da abbattere.
Glielo chiediamo a pochi giorni dalla morte del suocero (Giuseppe “Pino” Rauti) che fu uno dei personaggi tra i più equivoci che siano vissuti negli anni che vanno dal dopoguerra alla stagione delle stragi di questo martoriato paese (4)… (*)
Paese che, spesso, ha la memoria corta, un po’ come chi è affetto da “epilessia mentale”.
Dobbiamo, quindi, desumere che gli scontri a Roma tra manifestanti e poliziotti il 14 u.s. (a ridosso della riunione del Bilderberg) rientrino, per l’ennesima volta, nella nuova strategia della tensione costruita a tavolino da lor signori?
La tecnica utilizzata è sempre la stessa dal 1800 ai giorni nostri: infiltrare persone ben addestrate (e ben riconoscibili tra loro) nelle manifestazioni pacifiche, per creare caos e distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai motivi della protesta dirigendola, invece (grazie ad alcuni giornalisti), nella direzione dei “moderati” che pur di non avere il caos preferiscono ogni sorta di ordine.
Vorrei ricordare le parole del terrorista anarchico Giuseppe Mariani (che fece la strage al teatro Diana di Milano il 23 marzo 1921) che, nei 25 anni di duro carcere successivo, ebbe modo di riflettere sulle proprie convinzioni:
“Abiuro all’idea che il terrorismo sia una necessità rivoluzionaria, sono persuaso invece del suo valore negativo tra i fattori della lotta contro la società borghese. […] Per chi ha buona volontà di lavorare il nostro campo di attività è infinito senza bisogno di ricorrere al terrorismo. Tanto meno oggi che è stato innalzato il sistema dai saggi tutori delle collettività umane nelle guerre fra nazioni i cui governi sovvenzionano scienziati che invece di consacrarsi alla creazione di opere che dovrebbero rendere migliore la vita dell’intera umanità, servi vili e malvagi, forniscono loro le armi per distruggere e asservire.” (5)
Anche in quell’occasione vi furono infiltrati del potere che funsero da trade union verso la dittatura fascista.
Emblematici e significativi, nel ruolo dell’infiltrazione, sono stati i ruoli di alcuni terroristi anarchici come l’amico e sodale di Benito Mussolini tal Antonio Pierpaolo che venne bloccato, con una bomba, attimi dopo lo scoppio mentre correva verso la sede del giornale socialista l’Avanti o quello della delatrice del commissario Gasti, l’anarchica, e amante di Errico Malatesta, Elena Melli, che, nonostante fosse a pochi metri dal teatro Diana– e, quindi, probabilissima, artefice della strage non venne indagata e non fece un sol giorno di prigione finendo, però, in manicomio. (6)
Il commissario Gasti fece in modo di rendere diffusa la pericolosità delle due fazioni più radicali (anarchici e fascisti) in quanto organizzate internazionalmente con lo scopo, in verità, di reprimere le organizzazioni socialiste e sindacali di sinistra che stavano sollevando problemi per i governanti… sappiamo come è andata a finire: ventanni di fascismo!
La lezione della storia insegna!
La nostra Costituzione deve diventare la pietra miliare per iniziare sul serio una battaglia contro tutte quelle forze (siano esse nelle Istituzioni – forze dell’ordine comprese – che nella società civile) che spingono verso le dittature… Si chieda il rispettato costituzionale cacciando gli infingardi.
note:
- http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-per-decidere…
- http://www.youtube.com/watch?v=oLizxLgPzrg&feature=pl…
per i seguenti reati:
241 codice penale: attentato contro integrità, indipendenza unità dello Stato Italiano
270 cp: associazioni sovversive
283 cp: attentato contro la Costituzione dello Stato Italiano
287 cp: usurpazione di potere politico
289 cp: attentato contro gli organi costituzionali
294 cp: attentato contro i diritti del cittadino
304 cp: cospirazione politica mediante accordo
305 cp: cospirazione politica mediante associazione.
ed ancora:
http://iskra.myblog.it/archive/2012/04/06/2-denuncia-comp…
- http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2199&a…
- Umanità Nova, 18 agosto 1946
- Intrighi d’Italia, G. Fasanella – A. Grippo, ed. Sperling & Kupfer
*) Stralcio di ulteriore approfondimento sulla strategia dellla tensione tratto da:
http://iskra.myblog.it/archive/2012/05/28/dens-dŏlens-57-…
“…Nel tempo si scoprirono anche altri organismi come la “Rosa dei Venti” o il “Noto servizio” detto anche “Anello” che operavano a latere delle istituzioni. Dell’ “Anello” fecero parte tra gli altri: Giorgio Pisanò (ex senatore MSI), Sigfrido Battaini, padre Zucca (religioso milanese che trafugò la salma di Mussolini dal cimitero milanese), Adalberto Titta (collaboratore esterno del SISMI), Felice Fulchignoni (imprenditore legato al piduista del PSDI Pietro Longo), Tom Ponzi (investigatore privato con specialità nelle intercettazioni telefoniche e legato all’estrema destra).
Le “rivelazioni” le abbiamo avute con le indagini sugli omicidi di diverse persone che indagavano in quella direzione Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa,Rocco Chinnici i quali avevano scoperto la creazione del “caos per normalizzare”, progetto politico-terroristico-mafioso di apparati “infedeli” dello Stato (e legati al “blocco occidentale”) che operavano con la complicità della massoneria (“deviata”-?), la criminalità organizzata e la Destra estrema.
Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rocco Chinnici, ma anche il vice-questore Giuseppe Peri scoprirono, infatti, il “network criminale” che costruì il periodo della strategia della tensione dal dopoguerra agli anni ’80. …”