Foto di Fabio D’Alessandro
Gli attivisti hanno ufficializzato l’accettazione dell’istanza di revoca del verdetto del Consiglio di giustizia amminsitrativa. E si rivolgono al deputato Trizzino: «Nel 2015 attaccò la ministra Pd, adesso che farà?». La replica del politico palermitano
Simone Olivelli
«E allora il Movimento 5 stelle?». La provocazione arriva dagli attivisti No Muos e arriva a meno di un mese dall’accoglimento dell’impugnazione della sentenza del Cga sulle autorizzazioni che hanno portato alla realizzazione dell’impianto satellitare sorto nella base militare statunitense di Niscemi. A pronunciarsi dovrà essere ancora una volta il consiglio di giustizia amministrativa. In ballo – l’udienza si terrà il 14 novembre – c’è un possibile ribaltamento della sentenza di secondo grado, e dunque il ripristino del verdetto di primo grado emesso dal Tar, che aveva dichiarato il Muos abusivo.
In attesa di capire cosa accadrà all’interno dell’aula giudiziaria, gli attivisti si rivolgono al deputato regionale del Movimento 5 stelle, Giampiero Trizzino, una delle figure maggiormente in prima linea nell’opposizione alle parabole della marina militare statunitense. «Era il 19 Marzo 2015 quando il deputato regionale scriveva un post su Facebook in cui denunciava la difesa del Muos da parte del Partito democratico», si legge in una nota. Il riferimento va all’epoca in cui il ministero della Difesa, che nei procedimenti giudiziari si è sempre presentato a sostegno delle istanze del governo prima guidato da Obama e oggi da Trump, era retto dalla dem Roberta Pinotti. Oggi a guidare il ministero c’è invece la cinquestelle Elisabetta Trenta. «Come in passato ci troveremo come controparte non la marina Usa ma il governo italiano – continuano gli attivisti -. Ci chiediamo se di fronte allo stravolgimento del fronte di potere per Giampiero Trizzino le sue stesse parole siano ancora valide».
Il timore per il movimento No Muos è che la posizione del M5s sarà molto più morbida rispetto al passato. Ipotesi che sarebbe confermata da questi primi mesi al governo. «Nonostante siano passati sette mesi dall’insediamento il nuovo esecutivo non solo non ha mosso un dito contro il Muos, ma in piena continuità con il governo precedente sta perseguendo un piano autorizzativo che prevede nuovi lavori presso la base di Niscemi». A riguardo proprio Trizzino, di recente, ha ribadito di continuare a essere a favore dello smantellamento dell’impianto come risultato finale, smentendo così un cambio di posizione sull’argomento. Rassicurazione che però agli attivisti non basta. «Trizzino ci spieghi come intende smantellare il Muos. Vorremmo sapere se l’avvocatura dello Stato, che rappresenta e risponde ai ministri cinquestelle, questa volta appoggerà le richieste dei comitati per la dichiarazione di abusivismo del Muos», prosegue la nota.
Contattato da MeridioNews, il diretto interessato ha replicato: «Abbiamo contattato il ministero della Difesa e il ministero della Salute ai quali abbiamo già chiesto un incontro a Roma per approfondire la questione. Chiederemo di visionare gli atti processuali». Intanto però è ufficiale la notizia per cui l’Avvocatura dello Stato ha chiesto il rigetto dell’istanza presentata dai legali del comitato.