Quante volte si sono sentiti, giustamente, i lamenti delle Forze dell’Ordine per aver rischiato la vita nel catturare il malvivente Tizio o Caio per, poi, vederlo circolare fuori dalla prigione come se nulla “fudesse“?
Una realtà legislativo-giudiziaria tutta da modificare partendo, anche, dall’assunzione di responsabilità nei comportamenti personali, tanto più, se siedono nei gradini più alti del potere. Da tutto ciò, non venga escluso (ma, anzi!), il Ministro dell’Interno che deve dare buoni esempi comportamentali e, qualora, non fosse all’altezza lo si deve far dimettere per manifesta incompetenza. Perché si è stanchi di sentire il refrain facendo passare nelle persone la convinzione che i comunisti sono gli “amici“, i “fiancheggiatori” del disordine, del malcostume o del degrado quando, invece, ne sono l’esatto contrario perché tutte le conquiste sociali migliorative del mondo sui diritti sono state volute da quei lavoratori, da quella bistrattata sinistra che ha pagato, anche con la vita, pur di vedere riconosciute leggi di garanzia egualitarie e non discriminanti per gli “ultimi“.
Per questo motivo siamo contenti di sentire le parole degli agenti di polizia che, giustamente, chiedono conto ad un Ministro della Repubblica (che devono pure proteggere scortandolo) nel vedere scene innaturali come quelle descritte nel post sottostante.
Questa è la vera Polizia del paese Italia. Una Polizia che non avrebbe mai fatto Trattative Stato-mafia. Una Polizia che sta, giustamente, più dalla parte di Abele che di Caino.
MOWA
In giornata era intervenuta anche l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini: “Qual è il messaggio che arriva a chi vede tutto questo? Se Salvini sdogana in questo modo crimini che vengono commessi e che sono stati accertati, vuol dire che si può fare”, commenta a Radio Capital. “Il messaggio è pericolosissimo – aggiunge l’esponente di LeU – Chi svolge ruoli come quello di Salvini ha una responsabilità aggiuntiva, ho avuto modo di dirglielo. E se non conosce i reati del capo ultras milanista, è doppiamente grave”.
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, evidenzia invece come “al mattino” il ministro dica che “chi vende droga deve marcire in galera per anni” e poi, “al pomeriggio con pacche sulle spalle e abbracci saluta il capo ultrà che ha patteggiato 1 anno e mezzo per spaccio di droga con le bande albanesi, e che risulta anche condannato per aggressione”. Se “fosse un privato cittadino o anche solo il capo della Lega potrebbe abbracciare chi gli pare – conclude Fratoianni – ma visto che fa il ministro dell’Interno la questione cambia, e di molto” perché “getta discredito sulle istituzioni e insulta chi ogni giorno rischia la vita nella lotta alla criminalità”.