Per entrare negli USA non saranno più sufficienti i vari controlli compresi quello dell’iride dell’occhio, le impronte digitali e molto altro ancora, infatti, il Dipartimento di Stato ha proposto un provvedimento che coinvolgerebbe quasi 15 milioni di persone ogni anno e che consisterebbe (per ottenere il visto per entrare nel paese) nell’obbligo di comunicare e depositare il proprio username di Facebook, Instagram, Twitter o altre piattaforme degli ultimi cinque anni, oltre, tutti i propri numeri di telefono per dare modo, alle autorità, di conoscere gli indirizzi mail utilizzati.
Quindi, se prevedete di soggiornare negli Stati Uniti per più di tre mesi o dovete richiedere un visto per studiare, lavorare o per un qualsiasi altro motivo, dovrete sottostare alle nuove disposizioni statunitensi. Provvedimento che allarma, giustamente, le organizzazioni che si battono per i diritti civili, come l’American Civil Liberties Union (Aclu), che ritengono queste misure una limitazione della libertà di parola.
Ci aspettiamo, ora, che, in un prossimo futuro, qualcuno avanzi l’ipotesi di far indossare ai cittadini visitatori degli altri paesi la tuta arancione così da essere facilmente riconoscibili come “ospiti” e, poi, si potrà dire che gli USA sono un paese “libero“… e con “l’ora d’aria”, proprio come nelle prigioni.
MOWA