Se Salvini voleva passare sui libri di storia come Ministro dell’Interno intransigente con i deboli in quest’occasione c’è l’ha, proprio, fatta…
Non cadano nella provocazione le forze dell’ordine che vengono comandate a reprimere quei lavoratori che chiedono giustizia e diritti nei posti di lavoro come sancito negli articoli dalla Costituzione.
Ricordiamo che il ‘capo’ di chi spinge alla repressione contro i lavoratori deve ancora chiarire dove sono finiti i 49 milioni di euro degli italiani in quanto oggetto di truffa.
Ecco cosa sono in pratica i decreti sicurezza e contro chi…
MOWA
Polizia e carabinieri hanno caricato con violenza i 170 facchini licenziati da Finiper, che con le loro famiglie protestavano questa mattina a Soresina, davanti alla sede della società. Ci sono feriti.
Dopo aver sottoscritto un accordo alla Prefettura di Cremona, la Finiper – proprietaria dei supermercati IPER con un fatturato di 2 miliardi e una quota di mercato della grande distribuzione pari al 20,5 % – si era rimangiato tutto e aveva sbattuto i 170 facchini in mezzo alla strada.
Questa mattina i lavoratori avevano dato vita a una nuova mobilitazione insieme all’Unione Sindacale di Base, minacciati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa nonostante la presenza di tanti bambini, figli dei facchini licenziati.
Finiper ha preso a pretesto il cambio di sede del magazzino con il tentativo di non confermare gli attuali livelli occupazionali. Come sempre i padroni vogliono fare profitto sulla pelle delle persone.
Nei giorni scorsi i facchini avevano attuato iniziative nei vari supermercati IPER -riscuotendo la solidarietà degli altri lavoratori e dei clienti – come ad esempio riempire i carrelli e lasciarli alle casse belli carichi.
Niente lavoro? Non abbiamo soldi per pagare. SIAMO SOLO ALL’INIZIO.
Unione Sindacale di Base Logistica