di MOWA
Infatti dove c’è – sui social – una discussione sui temi caldi riguardanti la nazione (vedi i vaccini, l’immigrazione, la politica in generale) c’è almeno un commento di un analfabeta funzionale.
Sgrammaticata, disinformata, basata sul titolo di un clickbait di cui non ha nemmeno letto il contenuto, che fa riferimento a quello che gli ha detto il suo amico complottista mentre faceva colazione stamattina al Bar di Ezio sotto casa. Quella per lui è la verità. Perchè non sa distinguere cosa lo sia da cosa no. [da: Se sei un analfabeta funzionale non capirai questo post, Umberto Eco]
Perché tanta insistenza da parte dell’attuale Ministro dell’Interno (e non solo) ad usare lo “smartphone” per comunicare con i cittadini attraverso facebook quando avrebbe a disposizione un intero dicastero per dare le notizie ufficiali?
Una domanda che solo gli esperti di marketing possono analizzare e in parte criticare per spiegare il perché di tanta determinata e voluta insistenza nel creare un tormentone (anche con coloro che non lo vorrebbe vedere sia sullo schermo televisivo che sui social) tale da farti dire che sei alla saturazione: adesso basta! Il mondo degli internauti, però, può essere piacevolmente accattivante ma, anche, terribilmente spietato. Esempi ve ne sono moltissimi e sarebbe inultile farne un elenco.
Una cosa, però, è certa, coloro i quali usano e vivono in funzione di tali procedure “basate sul titolo di un clickbait” (in italiano acchiappaclick) non hanno compreso quanto sia volubile quel mondo e sarà terribile (per costoro) quando arriverà il momento del crollo della bolla virtuale. Fenomeno quello dei clickbait che ha modificato in parte i gusti degli abitanti di questo pianeta e che li ha, forse, in alcuni casi, deumanizzati su alcune tematiche importanti quali la solidarietà tra esseri viventi.
Infatti, non sono pochi gli show dei vari Salvini, Meloni… che, un giorno sì e l’altro pure, ci ammorbano la mente con mantra audio-visivi sui social per “ricordarci” di dover essere spietati con i meno fortunati di questa Terra che arrivano (o vorrebbero arrivare) su questo “sacro” suolo tanto da far dimenticare a qualcuno di spiegare dove siano finiti quei 49 milioni di euro truffati agli italiani. Dimostrando, con ciò, pochezza culturale per chi propone soluzioni poco umane (e non c’entra il grado di istruzione ma il livello di comprensione) ovvero la conoscenza dei fatti e la capacità di trovare soluzioni emancipate e all’altezza del ruolo rivestito.
Una rivalsa smisurata, contro quei superstiti marittimi, da parte dei salviniani o dei meloniani da farla sembrare quasi la rivalsa per un torto (forse) subito in gioventù e mai metabolizzato. Affetti dalla sindrome di Stoccolma, per essere stati probabilmente bullizzati in altri periodi?
Non si può che condividere completamente la tesi di U. Eco quando sosteneva che:
In generale la diffusione dell’analfabetismo funzionale deriva da radici politiche e sociali, come il fatto che il 25% della popolazione italiana non abbia alcun titolo di studio. Questo non vuol dire che tutti i diplomati e i laureati siano esenti da questo fenomeno. I low skilled sono in grado di leggere e imparare a memoria, quindi potenzialmente anche di sostenere esami e diplomarsi, o laurearsi. Oltre che dalla mancanza dell’acquisizione di competenze date dalla non scolarizzazione, le persone possono anche subire un processo di retrocessione dovuto all’analfabetismo di ritorno, ovvero non coltivando nel tempo quelle capacità che avevano acquisito precedentemente, tipo smettendo di leggere, informarsi o dedicarsi ad una qualsiasi attività artistica, creativa o che richiede l’elaborazione di un pensiero critico in generale.
Ma tali comportamenti sono stati, sicuramente, il brodo di quello che è stato il disastro delle diverse riforme scolastiche che hanno causato il danno intellettuale di generazioni intere, e per le quali il futuro si prospetterà simile al passato e (ri)fatto di censi, dove vi saranno i consapevoli (le guide) e gli ignoranti (meri supporter, portatori d’acqua) dove i primi siederanno nella scala gerarchica sui podi più alti mentre il rimanente sotto. Un futuro siffatto farà saltare secoli di faticata emancipazione e di conquiste sociali degli esseri umani e l’incitamento all’aggressione come “affondiamo le navi” dimostra un insano presupposto di quello che si chiama conoscenza dei percorsi, delle evoluzioni, degli scambi… di milioni di persone che hanno dato origine ai costumi, ai sapori, all’arte, alla cultura… Ma, qualcuno preferisce trovare sulla sua strada persone come delinquenti conclamati alla Luca LUZZI – e giustificarsi ai giornalisti che lo incalzano con impacciati sfottò – che non sono alla pari di altri che, invece, hanno fatto scelte diverse e rischiare del proprio per salvare vite umane (persino Cristo fece lo stesso) per rieducare un popolo che segue una legge discutibile come, d’altrone, fu quella sulla discriminazione razziale del ventennio fascista.