di MOWA
“Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un’ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, tutta una vita per dimenticarla.” Charlie Chaplin
Abbiamo un Governo che rasenta il patetico, per stare nei limiti della decenza lessicale, e lo manifesta ogni giorno che passa. Una delle ultime cose patetiche orchestrate dai componenti del Governo (che si dichiara liberale, aperto, ecc.) è stata quella di non rispettare l’abc del parlamentarismo di questa Repubblica non obbligando (per rispetto delle Istituzioni e degli italiani) il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a spiegare, ai vari deputati, cosa sia, veramente, successo nella questione fondi Russia / Lega, che ha visto protagonisti Gianluca Savoini, il massone avv. Gianluca Meranda…
Una vicenda che sicuramente non finirà a tarallucci e vino, come qualcuno vorrebbe, perché gli interessi (di ogni genere) in campo sono tanti, anzi, tantissimi, motivo per cui le persone “speciali” descritte nella premessa, dovranno pagare lo scotto e fare i conti con la giusta perspicacia sia del potere giudiziario che dei cittadini perbene che non possono dimenticare o lasciar correre come qualcuno vorrebbe. I primi sintomi di malessere contro questo Governo vengono da alcuni dissenzienti delle stesse file del M5S (vedi, es. Palermo) che sfatano il mito della democrazia del movimento come un “castello di vetro”. E, per riparare alla prevedibile debacle del M5S nei sondaggi, alcuni “geni” di quel movimento hanno inventato “il mandato zero”, costruendo un’ulteriore élite interna – sullo stile della tanto criticata casta – che ha fatto scatenare l’ironia dei social.
Una preoccupazione che allarma non solo le persone perbene (che sono, probabilmente, disprezzate da questo potere esecutivo) ma anche, si diceva, pezzi consistenti della magistratura e delle Forze di Polizia che vedono sorgere forti equivocità di alcuni parlamentari e del sottobosco della società che conducono alla malavita.
Un sottobosco che porterebbe, quasi inevitabilmente, alla disgregazione delle regole su cui si basa uno Stato, questo Stato.
Uno strano sottobosco, spiegano le cronache dei quotidiani, che potrebbe andare a toccare, persino, quelle strane fondazioni che hanno all’interno nomi che evocano i tempi peggiori e bui di questo paese.
Un miscuglio di fondazioni che non solo evocano nomi terribili per la democrazia dell’Italia degli anni ’60/’70 ma richiamano, spiegano le cronache dei giornali, organizzatori di “golpe” e fondatori del Fronte Nazionale già comandanti “della X Mas, il cui vessillo campeggia tra le foto postate dal giovane Flavio su Facebook”. O, ancor più grave, sempre dalle cronache tal “Augusto Sinagra, tessera 2234 della P2, storico avvocato di Licio Gelli e dei colonnelli vicini al dittatore argentino Jorge Rafael Videla, nonché autore di un volume sul “Venerabile” per Altaforte, la società editrice che ha pubblicato il libro-intervista di Salvini, e candidato con Casapound alle politiche del 2018”.
Compare, dopo quest’incontro Russia-Lega, sempre più palese un intreccio tra massoneria, nazifascisti, Istituzioni laiche e religiose, servizi segreti “deviati”(?) italiani e stranieri, malavita, ecc. in quello che ricorda moltissimo la struttura della Banda della Magliana degli anni addietro e che si è riscoperta nelle cronache di Roma criminale. Ci manca, al momento, di scoprire che vi siano anche nomi di soggetti della struttura illegale della Stay-behind/Gladio e, poi, il quadro è completo per dire al Paese delle persone perbene che il pericolo di svolte autoritarie non è lontano e si palesano gradualmente negli attuali cambiamenti delle disposizioni costituzionali che vanno dal sistema elettorale, che ha privato i cittadini della possibilità di scegliere con il proporzionale puro il proprio candidato, sino alle autonomie differenziate (leggasi pre-secessione) che ridurranno il Paese ad un brandello alla mercè di grandi potentati economici.
Qualcosa o qualcuno, però, potrebbe arrestare questo processo involutivo esprimendosi mettendosi in gioco in prima persona con un progetto di recupero delle regole democratiche che si richiamano alla Costituzione del 1948 e che faccia proprie parole d’ordine come: solidarietà tra le persone, pace in ogni dove, lavoro senza concorrenza tra i lavoratori e tutela dell’ambiente.