Il nostro rispetto, Gaspare.
“… Possono fare tutti i decreti sicurezza che vogliono, mettere tutte le multe possibili e immaginabili, sequestrarci la barca. Noi non siamo ricchi, siamo dignitosamente pescatori e sottolineo dignitosamente. Conosciamo una sola legge, quella del mare, e non lasceremmo mai nessuno alla deriva. Lo facciamo perché siamo uomini. E noi in particolare nel nome di mio figlio Accursio Mio figlio Accursio è morto nel 2002, dopo una lotta lunga due anni contro un male incurabile che lo aveva colpito. Se n’è andato che aveva appena 15 anni, e la nostra barca oggi porta il suo nome. Come potremmo voltarci dall’altra parte di fronte alle richieste di aiuto che provengono da esseri umani, che possono essere anche bambini, che magari ci guardano con gli occhi di mio figlio? No, noi li salviamo, e lo facciamo anche pensando al mio ragazzo, perché lui era come noi, e da lassù ci benedice… Nessun marinaio si tirerà mai indietro. Nella vita è tutto pesato. Quello che fai ti ritorna indietro.”
Gaspare Giarratano 63 anni proprietario del peschereggio di Sciacca.
Una delle ultime notti ha salvato 50 essseri umani.