La lista nera include la crema e la panna della politica e delle finanze degli Stati Uniti e della destra internazionale. Foto: Kontrainfo
Il magnate statunitense, Jeffrey Epstein, incontrato morto questo sabato in mattinata nella sua cella nella prigione di New York, era accusato di essere responsabile di una vasta rete di tratta di persone, nella loro maggioranza minorenni.
Ma rivelazioni recenti indicano che la sua rete includeva buona parte dell’elite politico occidentale.
La lista di contatti di Epstein contava con personaggi della taglia di Bill Clinton, Donald Trump, George Soros, Henry Kissinger, David Rockefeller, Evelyn di Rothschild, membri della Corona Britannica e vari ex primi ministri di Israele.
Non appena è stato arrestato, e si è resa pubblica la sua lista di contatti, molti hanno pensato che i giorni di Epstein sarebbero contati. Era quasi impossibile da immaginare che l’élite politico occidentale ed i suoi servizi di intelligenza sarebbero rimasti a braccia incrociate vedendo come questo oscuro personaggio dava dettagli della sua rete di tratta, i suoi mandanti e clienti, di fronte ad un tribunale.
Bisogna anche domandarsi: se Epstein era tanto importante, perché è stato arrestato? L’analisi dei grandi mezzi statunitensi rivela alcuni degli obiettivi.
Epstein era già stato denunciato dagli inizi degli anni 2000, quando la sua rete di tratta era diventata pubblica, e per questo era già diventato più un peso per l’élite che un beneficio. Una volta accusato, i mezzi l’hanno utilizzato per attaccare Donald Trump, mentre hanno evitato scrupolosamente di menzionare Clinton, Rothschild o fare conoscere l’elenco completo.
Il primo ministro di Israele, Benjamín Netanyahu ha usato il caso per attaccare uno dei suoi concorrenti elettorali che appariva incluso nella lista. Ottenuti questi obiettivi, Epstein valeva molto di più morto che vivo.
Secondo le guardie del carcere, Epstein è stato incontrato morto con segni di suicidio.
I politici, banchieri e famosi vincolati con Epstein
Il repertorio dei magnati del multimedia è profuso: la famiglia Forbes, il traditore colpevole Conrad Black (perdonato da Trump) —gerarca di Hollinger International (terzo emporio di mezzi della sfera anglofona) che controllava The Jerusalem Post e The Daily Telegraph—[e membro di Bilderberg], come l’imprenditore venezuelano Gustavo Cisneros [padrone di Venevision].
Edgar Bronfman Jr. —figlio del capoccia della distilleria Seagram ed ex presidente del World Jewish Congress, e la sua sorellastra Clare, che è implicata anche nella setta sessuale schiavista NXIVM—, la famiglia Goldsmith (molto vicina ai banchieri Rothschild), i Koch, i Katz, i Margolis, i Rosenthal, i Rothschild (Jessica, Hannah, Edouard ed Evelyn).
Edgard Bronfman Jr., che è anche ex padrone e CEO di Warner Music dal 2004 al 2011. Il miliardario ebreo nordamericano, David Koch, padrone di Industrie Koch.
L’oscuro ex sottosegretario, ed eterno membro di Bilderberg, Henry Kissinger, è anche presente nella lista di Epstein.
Atterrisce che il Premio Nobel della Pace, Elie Wiesel, spunti nella lista pestilenziale, speriamo almeno che sia un omonimo poco comune.
La lista dei soci del pedofilo Epstein in Israele è impattante.
Chi avrebbe immaginato la connessione dei leggendari Kennedy, dell’influente ex ministro laburista britannico Peter Mandelson, dei Trump (il presidente, la sua ex moglie Ivana e sua figlia Ivanka), del banchiere David Rockefeller, di Bill Richardson (ex segretario di Energia con Clinton ed ex governatore del Nuovo Messico)!
da Cubadebate
traduzione di Ida Garberi
12 Ago 2019
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