Un collaboratore del sindaco Matteo Renzi si informò, verosimilmente per conto del primo cittadino, sulla sorte della filiale fiorentina di Fonsai – dopo il cambio di gestione della compagnia – contattando Alberto Alderisio, uomo di fiducia di Salvatore Ligresti: c’è anche questo episodio (privo di rilevanza penale) fra le intercettazioni telefoniche eseguite dalla guardia di finanza nell’inchiesta della procura di Torino. L’occasione fu la “colazione di lavoro” che Renzi aveva in programma, il 31 gennaio di quest’anno, con il nuovo presidente di Fonsai, Carlo Cimbri.
Il collaboratore così si rivolge ad Alderisio, che era il personaggio intercettato dai finanzieri: “Mi ha chiamato il sindaco questa mattina e poi mi ha mandato un messaggio: ‘oggi incontro a pranzo il nuovo capo di Fondiaria’. Mi aiuti a capire cosa posso dirgli? Mi fai un quadro e io lo chiamo. Quanti dipendenti avete?”. Alderisio: “Diciamo che qui a Firenze ce ne sono 400 che possono avere la possibilità, cioè quello che potrà accadere è che li vogliono in qualche modo mandar via da Firenze con la scusa di mandarli a Bologna o a Milano”.
Uomo: “Quindi a Firenze rimarrà il 20% del personale”. Alderisio: “Sì. E poi … Però, sai, quello che realmente … tu gli devi dire a Matteo che vada ad ascoltare più che ricevere, come se avesse già notizie”. Uomo: “Ma secondo te … per Firenze, dopo aver perso la Banca Toscana, la Cassa di Risparmio … perdere il marchio Fondiaria … Lui potrebbe fare un po’ di pressione perché rimanga almeno il marchio?”.
Alderisio: “Sìììì, ma il marchio si chiamerà Fondiaria Unipol, però diciamo che comunque, essendo i nuovi padroni quelli che hanno messo i soldi o perlomeno hanno fatto finta, saranno loro … Qui c’è solo il fatto che c’è un sacco di persone in più che hanno appesantito il gruppo”.
Uomo: “Di operazioni lasciate a metà cosa c’è?” Alderisio: “Aah, c’è ahahah l’area di Castello che non è uno scherzo, la manifattura Tabacchi, ce n’è quante ne vuoi”. Uomo: “Però sono lasciate a metà nel senso che la proprietà c’è però non sono partite. Se potevano partire erano grossi vantaggi per la città di Firenze”.
Alderisio: “Secondo te l’Unipol è interessata ugualmente ad andare avanti, sì, penso di sì, ma chi lo sa quando? Vista la situazione economica così pesante nessuno si mette più a costruire, giusto? Onde per cui stanno lì, ci mette le carote, la Manifattura Tabacchi è chiusa e poi così come tante altre”.
Fonte: ANSA
2 novembre 2013