di: PAOLO SPIGA
Come mai la Lega è stata ed è regolarmente dalla parte di Arcelor Mittal nella vicenda Ilva, senza se e senza ma?
Ora emerge (denuncia il grillino Stefano Buffagni, ex sottosegretario allo Sviluppo economico) una chiave di lettura, ossia gli ottimi rapporti intercorsi tra i vertici del Carroccio e il gruppo franco-indiano. Che si sono tradotti anche in un cospicuo investimento effettuato dalla stessa Lega, vale a dire la sottoscrizione di bond Arcelor Mittal per un valore di 300 mila euro. Non noccioline.
Non si tratta dell’unico investimento leghista sotto la guida dell’ex ministro degli Interni Matteo Salvini. La cifra globale parla di oltre 1 milione di euro, 1 milione 200 mila per la precisione: per cui un quarto del totale è targato Arcelor Mittal.
Il sottosegretario genovese Edoardo Rixi, fedelissimo di Salvini, sottosegretario ai Traporti nell’esecutivo gialloverde e poi dimissionario per una storia di “spese folli” alla Regione Liguria, ha dichiarato: “E’ imprescindibile mantenere gli impegni presi per evitare la fuga degli investitori che equivarrebbe a una drammatica emorragia di posti di lavoro”.
Ottimi i rapporti tra l’uomo di conti & finanze della Lega, Giancarlo Giorgetti, con l’amministratore delegato del gruppo in Italia, Samuele Pasi.
E guarda caso, chi sceglie Arcelor Mittal in Italia come responsabile della comunicazione poco più di un anno fa, a metà 2018? Patrizia Carradini, l’ex portavoce di Roberto Maroni.
8 Novembre 2019