Le conversazioni intercettate tra Antonio Ribecco e il fratello Natale, arrestati ieri durante la maxi operazione “Infection”
A Crotone era pronto un attentato per il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri. A riportarlo in prima pagina il Corriere della Calabria. Il magistrato qualche anno fa sarebbe finito nel mirino dei clan di San Lorenzo di Cutro e Siderno ai quali la Dda coordinata da Gratteri aveva inferto un durissimo colpo con le operazioni “Borderland”, “Jonny” e per ultima “Malapianta”. Dalle indagini che hanno portato ieri alla maxi operazione denominata “Infection”, svolta dalla procura di Catanzaro e Reggio Calabria, è emersa una chiacchierata intercettata dagli inquirenti tra Antonio Ribecco, ritenuto il referente del boss Cosimo Commisso a Perugia dove è arrivato da Cutro, e suo fratello Natale (entrambi arrestati ieri) risalente a fine maggio del 2017. “Li piglia tutti – commentava Antonio riferendosi al lavoro di Gratteri – però… però quattro o cinque anni fa… l’hanno fallito”. E ancora, “stava andando a Crotone… per lui avevano trovato pure i cosi… o si sono spaventati…”. Natale Ribecco gli risponde “questo se non lo fermano li piglia tutti”. Dalle intercettazioni si evince anche che il magistrato è tenuto sotto osservazione dai clan. “E’ stato in America, le indagini sono partite da lì, dall’America .. per andare in Colombia … ma perché li hanno presi a tutti di quelle zone di Reggio Calabria, tutti lui li ha fatti prendere … Gratteri. E adesso è passato dalle parti di Crotone … di Catanzaro“.
13 Dicembre 2019